valerie
Partecipante
Buonasera a tutti.
Appena iscritta, vi espongo già una mia pesantissima ansia.
Ho scoperto di essere incinta da qualche settimana: una notizia bellissima, perché cercato, perché voluto, ho 30 anni e sono in estasi all'idea di poter costruire una famiglia con il mio compagno. Fin da quando abbiamo cominciato a parlarne, però, il mio tarlo è sempre stato quello: la paura delle nausee.
Ebbene, oggi, ad ormai metà del primo trimestre, le sento e non so mai come affrontarle, vivo queste giornate malissimo e sempre in procinto di attacchi di panico, col vivo terrore che possano peggiorare e, quindi, sfociare in altro.
C'è una parte di me consapevole e "forte", nel senso che sapevo che era una cosa che dovevo mettere in conto e a cui andavo incontro, ci sono momenti in cui dico "ok, se fosse amen, passerà" ma - ovviamente! - questo solo nel frangente in cui sto abbastanza bene e non ho quella spiacevole sensazione. Perché chiaramente, in quegli attimi, tremo, sono assente, e finisco in quel circolo vizioso che più mi agito, più l'avverto, e arriva il panico totale.
So bene che andrò incontro ad uno dei momenti più belli della mia vita e che dovrei avere la forza di un gigante, ma spero almeno qui di poter trovare qualcuno che capisca quanto questa paura superi tutto il resto a volte, purtroppo. Mi viene da piangere, perché accanto a me ho persone che capiscono ma "limitatamente" o almeno non fino a quanto sia profondo tutto ciò.
Perdonate lo sfogo! Parlarne aiuta e spero davvero di poter riuscire a vivere meglio questo periodo.
Appena iscritta, vi espongo già una mia pesantissima ansia.
Ho scoperto di essere incinta da qualche settimana: una notizia bellissima, perché cercato, perché voluto, ho 30 anni e sono in estasi all'idea di poter costruire una famiglia con il mio compagno. Fin da quando abbiamo cominciato a parlarne, però, il mio tarlo è sempre stato quello: la paura delle nausee.
Ebbene, oggi, ad ormai metà del primo trimestre, le sento e non so mai come affrontarle, vivo queste giornate malissimo e sempre in procinto di attacchi di panico, col vivo terrore che possano peggiorare e, quindi, sfociare in altro.
C'è una parte di me consapevole e "forte", nel senso che sapevo che era una cosa che dovevo mettere in conto e a cui andavo incontro, ci sono momenti in cui dico "ok, se fosse amen, passerà" ma - ovviamente! - questo solo nel frangente in cui sto abbastanza bene e non ho quella spiacevole sensazione. Perché chiaramente, in quegli attimi, tremo, sono assente, e finisco in quel circolo vizioso che più mi agito, più l'avverto, e arriva il panico totale.
So bene che andrò incontro ad uno dei momenti più belli della mia vita e che dovrei avere la forza di un gigante, ma spero almeno qui di poter trovare qualcuno che capisca quanto questa paura superi tutto il resto a volte, purtroppo. Mi viene da piangere, perché accanto a me ho persone che capiscono ma "limitatamente" o almeno non fino a quanto sia profondo tutto ciò.
Perdonate lo sfogo! Parlarne aiuta e spero davvero di poter riuscire a vivere meglio questo periodo.