• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

È emetofobia la mia?

Luca97ct

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Ciao a tutti, in pratica il mio problema è che ogni volta che devo uscire con una ragazza mi viene un forte senso di nausea che a volte si tramuta anche in vomito effettivo e spesso quando devo uscire con una ragazza ho paura di vomitare e non mangio prima. Non succede con tutte le ragazze, se la ragazza in questione non la conosco perchè magari è amica di amici mangio tranquillamente, se sono all'università e ci prendiamo qualcosa al bar mangio tranquillamente e soprattutto dipende da quanto mi piace. A gennaio ad esempio ero all'università con 3 ragazze che non mi piacevano e sono riuscito a mangiare. Succede appunto o quando la ragazza mi piace o quando la situazione e la relazione è gia più intima (es usciamo insieme e ci stiamo frequentando) per il resto non mi viene mai da vomitare, quando esco con amici tutto ok, quando ci sono amici di amici che non conosco tutto ok mangio di tutto e di più e non ho problemi, se vado da parenti no problem, zero, e non ho paura di vomitare nel senso dell'atto, anzi vomito a volte quando devo uscire con una ragazza che mi piace e non mi spaventa, mi spaventa più il dover vomitare di fronte a quella ragazza e il fatto che io non possa mangiare quando mi trovo con lei.
 
Ciao e benvenuto! :) Forse la tua è una ansia eccessiva, in situazioni in cui hai particolare paura del tuo interlocutore. Che sia per la paura di essere rifiutato, di non essere all'altezza, di non piacere, ecc, questo non saprei dirlo. Non direi che la tua è proprio emetofobia. Sicuramente è però un po' troppa ansia, che dovresti capire come imparare a gestire. Non avere timore di essere mal giudicato quando sei con qualcuno sii te stesso, se piacerai sarà per come sei tu. ;)
 
Ciao a tutti, in pratica il mio problema è che ogni volta che devo uscire con una ragazza mi viene un forte senso di nausea che a volte si tramuta anche in vomito effettivo e spesso quando devo uscire con una ragazza ho paura di vomitare e non mangio prima. Non succede con tutte le ragazze, se la ragazza in questione non la conosco perchè magari è amica di amici mangio tranquillamente, se sono all'università e ci prendiamo qualcosa al bar mangio tranquillamente e soprattutto dipende da quanto mi piace. A gennaio ad esempio ero all'università con 3 ragazze che non mi piacevano e sono riuscito a mangiare. Succede appunto o quando la ragazza mi piace o quando la situazione e la relazione è gia più intima (es usciamo insieme e ci stiamo frequentando) per il resto non mi viene mai da vomitare, quando esco con amici tutto ok, quando ci sono amici di amici che non conosco tutto ok mangio di tutto e di più e non ho problemi, se vado da parenti no problem, zero, e non ho paura di vomitare nel senso dell'atto, anzi vomito a volte quando devo uscire con una ragazza che mi piace e non mi spaventa, mi spaventa più il dover vomitare di fronte a quella ragazza e il fatto che io non possa mangiare quando mi trovo con lei.

Ciao, benvenuto! :)
Da come leggo non sembra emetofobia, sembra più "ansia da prestazione", proprio perché hai paura di fare una figuraccia davanti alla ragazza che ti piace. Certo, vomitare davanti ad una ragazza non è il massimo, però secondo me, una volta rotto il ghiaccio con le presentazioni e magari con qualche frase di circostanza, potresti stare meglio.
Se non hai paura dell'atto in sé posso garantirti al 100% che non sei emetofobico.
Senti, prova magari ad informarti su qualche tecnica di rilassamento pre-appuntamento. La mia psicoterapeuta mi ha insegnato "l'abbraccio della farfalla". Cerca su youtube o google, sembra essere molto efficace per gestire l'ansia!
Nel caso, un grosso in bocca al lupo per eventuale appuntamento! Forza :)
 
Ciao Luca, noi ci siamo già incrociati altrove. Riprendendo anche ciò che scrivono gli altri, io la vedo in maniera un po' diversa, ossia che si può considerare emetofobia anche quando è legata più alla paura del giudizio altrui che non alla paura dell'atto fisico in sè.

Riporto un articolo che ho trovato online qualche giorno fa:
"L’emetofobia può manifestarsi in tre modi principali: la paura di vomitare, la paura del vomito altrui (che, secondo la persona affetta da emetofobia, può portare a contagio e vomito) e la paura di vomitare di fronte agli altri e di essere valutati negativamente (Lipsitz et al., 2001; Van Hout & Bouman, 2012). "

L'articolo intero qua: https://www.psicologionline.net/art...gA1ySi2nPauc7dT5M1hm2xmeFRZANeP4ooMS5F8aNbi6Y

Magari quello su cui si può fare distinzione è se tutte le situazioni sociali provocano questo disagio (nel mio caso direi di si) oppure se è limitato solo nei confronti di una persona specifica, allora lì si penso che si possa parlare più che altro di ansia da prestazione, che in ogni caso comunque si manifesta col terrore di vomitare.
 
Grazie ragazzi per le risposte. Diciamo che ho il terrore di vomitare davanti alla ragazza e fare brutta figura perchè questo senso di nausea è davvero presente e davvero vomito se mangio. Ho notato, comunque, che dopo che è passato un po' di tempo con la ragazza in questione (es 1/2 ore) mi tranquillizzo e riesco a mangiare qualcosa tipo una pizzetta, bere un caffè e altro. In passato questo senso di nausea si manifestava anche in altri situazioni in cui dovevo fare una prestazione tipo esami, scuola guida etc etc ma ora solo con le ragazze, penso che lavorando un po' sull'insicurezza e l'autostima si possa risolvere, magari cercando di mangiare pian piano davanti alla ragazza in questione. Comunque per quanto riguarda le tecniche di rilassamento e respirazione ci ho pensato anche io a praticarla, cercherò quello che mi ha consigliato trudy, grazie mille:)
 
Riporto un articolo che ho trovato online qualche giorno fa:
"L’emetofobia può manifestarsi in tre modi principali: la paura di vomitare, la paura del vomito altrui (che, secondo la persona affetta da emetofobia, può portare a contagio e vomito) e la paura di vomitare di fronte agli altri e di essere valutati negativamente (Lipsitz et al., 2001; Van Hout & Bouman, 2012). "

L'articolo intero qua: https://www.psicologionline.net/art...gA1ySi2nPauc7dT5M1hm2xmeFRZANeP4ooMS5F8aNbi6Y

Grazie Ben per l'articolo, lo leggerò sicuramente! :D
 
Grazie ragazzi per le risposte. Diciamo che ho il terrore di vomitare davanti alla ragazza e fare brutta figura perchè questo senso di nausea è davvero presente e davvero vomito se mangio. Ho notato, comunque, che dopo che è passato un po' di tempo con la ragazza in questione (es 1/2 ore) mi tranquillizzo e riesco a mangiare qualcosa tipo una pizzetta, bere un caffè e altro. In passato questo senso di nausea si manifestava anche in altri situazioni in cui dovevo fare una prestazione tipo esami, scuola guida etc etc ma ora solo con le ragazze, penso che lavorando un po' sull'insicurezza e l'autostima si possa risolvere, magari cercando di mangiare pian piano davanti alla ragazza in questione. Comunque per quanto riguarda le tecniche di rilassamento e respirazione ci ho pensato anche io a praticarla, cercherò quello che mi ha consigliato trudy, grazie mille:)

Sono sicura che tu prova principalmente ansia da prestazione, anche se, dall'articolo che ha condiviso Ben, potrebbe essere anche magari una forma di emetofobia, lieve. Certo, se non hai davvero terrore dell'atto non credo, però sai, mi baso su conoscenze mie, non essendo psicoterapeuta però non vorrei fornirti magari info sbagliate. Comunque le tecniche di rilassamento servono molto; tanti, anche personaggi famosi soffrono d'ansia, soprattutto da prestazione, quindi avvalersi di piccolo rituali per tranquillizzarsi e ottenere maggior sicurezza è un'ottima strategia!
Figurati per i consigli! Mi fa solo che piacere condividerli :)
 
Sono sicura che tu prova principalmente ansia da prestazione, anche se, dall'articolo che ha condiviso Ben, potrebbe essere anche magari una forma di emetofobia, lieve. Certo, se non hai davvero terrore dell'atto non credo, però sai, mi baso su conoscenze mie, non essendo psicoterapeuta però non vorrei fornirti magari info sbagliate. Comunque le tecniche di rilassamento servono molto; tanti, anche personaggi famosi soffrono d'ansia, soprattutto da prestazione, quindi avvalersi di piccolo rituali per tranquillizzarsi e ottenere maggior sicurezza è un'ottima strategia!
Figurati per i consigli! Mi fa solo che piacere condividerli :)
Volevo chiederti, la tua psicoterapeuta di che orientamento è? E poi, quella tecnica di rilassamento la fai ogni giorno indipendentemente da ciò che devi fare o la usi solo prima di dover fare qualcosa che ti fa scattare l'ansia? Grazie ancora anticipatamente :)
 
Volevo chiederti, la tua psicoterapeuta di che orientamento è? E poi, quella tecnica di rilassamento la fai ogni giorno indipendentemente da ciò che devi fare o la usi solo prima di dover fare qualcosa che ti fa scattare l'ansia? Grazie ancora anticipatamente :)

Guarda la mia psicologa per farmi rielaborare la fobia (emetofobia), si avvale dell'approccio EMDR (del movimento oculare). Si pensa che raccontare dei propri traumi, facendo determinati movimenti oculari, ne favorisca la rielaborazione.
La tecnica dell'abbraccio della farfalla, la utilizzo prevalentemente in situazioni ansiose, quando sto bene mi godo il momento, senza pensarci :)
 
Guarda la mia psicologa per farmi rielaborare la fobia (emetofobia), si avvale dell'approccio EMDR (del movimento oculare). Si pensa che raccontare dei propri traumi, facendo determinati movimenti oculari, ne favorisca la rielaborazione.
La tecnica dell'abbraccio della farfalla, la utilizzo prevalentemente in situazioni ansiose, quando sto bene mi godo il momento, senza pensarci :)
Da quanto tempo pratichi questa psicoterapia? Ti sta dando qualche risultato? Sono sempre stato molto affascinato dall'EMDR e mi piacerebbe farla. Comunque ho fatto una ricerca sulla tecnica che mi hai scritto, la proverò :) io penso comunque che nel caso in cui si possa parlare di un minimo di emetofobia sia una causa dell'ansia da prestazione che provocandomi spesso nausea e vomito mi porta a evitare di mangiare prima e durante. Ho già fatto un grande passo avanti perchè per me era diventato terrificante provare a mangiare davanti a una ragazza, anche nel caso in cui non avessi nausea, poi piano piano mi sono fatto forza e ora riesco a capire quando posso mangiare senza vomitare.
 
Da quanto tempo pratichi questa psicoterapia? Ti sta dando qualche risultato? Sono sempre stato molto affascinato dall'EMDR e mi piacerebbe farla. Comunque ho fatto una ricerca sulla tecnica che mi hai scritto, la proverò :) io penso comunque che nel caso in cui si possa parlare di un minimo di emetofobia sia una causa dell'ansia da prestazione che provocandomi spesso nausea e vomito mi porta a evitare di mangiare prima e durante. Ho già fatto un grande passo avanti perchè per me era diventato terrificante provare a mangiare davanti a una ragazza, anche nel caso in cui non avessi nausea, poi piano piano mi sono fatto forza e ora riesco a capire quando posso mangiare senza vomitare.

Sono seguita stata da un terapeuta per un po' di tempo, dal momento che a 16 anni ho iniziato a soffrire di ansia generalizzata e attacchi di panico. Questo terapeuta però, non è riuscito a fornirmi aiuto per quanto riguarda l'emetofobia. Ora, con la nuova psicoterapeuta, ho prima fatto un lavoro di "ristabilizzazione mentale" perchè purtroppo la fobia mi ha portata a soffrire di depressione in un periodo in cui mi sto affermando professionalmente e sto concludendo la laurea magistrale, quindi insomma, proprio la depressione non mi serviva. Ora sto bene, pian pianino stiamo analizzando vari fattori che potrebbero avermi causato la fobia, tra cui l'ansia inculcatami dai miei genitori.

Per quanto riguarda il tuo caso: l'ansia da prestazione o comunque ansia generalizzata può condurti al vomito, anche una mia amica fa così; hai già fatto un grandissimo passo però a capire i tuoi limiti e il tuo corpo, i segnali che ti manda. Magari in un prossimo futuro, potresti intraprendere anche tu un percorso terapeutico adatto al tuo problema, per cercare di gestirlo al meglio, fino a "guarirne" totalmente. Mi sembri molto volenteroso a sradicare questo problema. Ma la timidezza e l'ansia di fronte a persone che ci piacciono è abbastanza naturale, certo, ad una persona si manifesta con tremori, ad un'altra con il mal di pancia, a te con il vomito... cosa antipatica..

Ora, curiosità, stai frequentando qualcuna? Quand'è stato l'ultimo episodio di vomito?
 
ciao Luca stessa cosa mia!
e la novità che mi spaventa.
Quello che non sopporto e di vivermi la vita al 50% di quello che potrei fare

Ciao Bianca! Il nuovo è sempre un po' una "minaccia", però, cosa provi quando devi interfacciarti con esso? Cioè, tu il vomito lo colleghi molto all'ansia da prestazione/della novità?
 
Sono seguita stata da un terapeuta per un po' di tempo, dal momento che a 16 anni ho iniziato a soffrire di ansia generalizzata e attacchi di panico. Questo terapeuta però, non è riuscito a fornirmi aiuto per quanto riguarda l'emetofobia. Ora, con la nuova psicoterapeuta, ho prima fatto un lavoro di "ristabilizzazione mentale" perchè purtroppo la fobia mi ha portata a soffrire di depressione in un periodo in cui mi sto affermando professionalmente e sto concludendo la laurea magistrale, quindi insomma, proprio la depressione non mi serviva. Ora sto bene, pian pianino stiamo analizzando vari fattori che potrebbero avermi causato la fobia, tra cui l'ansia inculcatami dai miei genitori.

Per quanto riguarda il tuo caso: l'ansia da prestazione o comunque ansia generalizzata può condurti al vomito, anche una mia amica fa così; hai già fatto un grandissimo passo però a capire i tuoi limiti e il tuo corpo, i segnali che ti manda. Magari in un prossimo futuro, potresti intraprendere anche tu un percorso terapeutico adatto al tuo problema, per cercare di gestirlo al meglio, fino a "guarirne" totalmente. Mi sembri molto volenteroso a sradicare questo problema. Ma la timidezza e l'ansia di fronte a persone che ci piacciono è abbastanza naturale, certo, ad una persona si manifesta con tremori, ad un'altra con il mal di pancia, a te con il vomito... cosa antipatica..

Ora, curiosità, stai frequentando qualcuna? Quand'è stato l'ultimo episodio di vomito?
Mi scuso per la lunghezza ma cerco di fornire più dettagli possibili
Allora adesso non sto frequentando nessuna. Diciamo che il problema si manifesta in modo diverso in base alla ragazza che ho di fronte, ti faccio un esempio. Una mia collega mi ha chiesto di farle compagnia martedi in un luogo, questa collega a me non piace per nulla e non sento di dover fare una prestazione, quindi non avrei ansia se ci andassi, riuscirei a mangiare prima e anche durante. Con un'altra collega, invece, che non dico che mi piace perchè la ritengo una amica ma esteticamente è più carina, la ritengo più intelligente etc avrei una forte nausea .

A gennaio durante un seminario universitario ero con 3 ragazze che non mi piacevano (due nemmeno le conoscevo bene) e ho mangiato tranquillamente in loro presenza. Se invece di queste 3 ragazze ce fossero state altre tre più belle e con cui mi sarei sentito di dover mettere in atto una prestazione avrei avuto forte nausea.

Se devo uscirci di mattina comunque è un conto, al limite non faccio colazione e dopo riesco a mangiare. Se devo uscirci di sera è tragica la situazione visto che potrei non riuscire a mangiare per tutto il giorno (se mangio, vomito davvero).

Comunque come ho detto, parlando di persone succede solo con le donne perchè con qualunque essere umano di sesso maschile non succede, indipendente da chi sia. Succede con le ragazze principalmente, una volta appunto si manifestava anche in altre situazioni nuove es primo giorno di tirocinio, primo giorno di università. Ora sembra ridotta.

Diciamo che a mio avviso la causa ha radici più profonde, la terapeuta che ho consultato venerdi era d'accordo, mia madre è iperprotettiva e mi tratta come un bambino facendomi credere che tutto sia pericoloso, infatti mi ritengo troppo dipendente da lei con conseguente senso di inferiorità rispetto agli altri ragazzi in ambito sentimentale, perchè magari loro guidano mentre io non so ancora guidare da solo.

In definitiva, quello che mi ha detto lei è di tagliare questo cordone ombelicale con la mia famiglia e rendermi più indipendente quindi ad esempio partire da solo, guidare la macchina da solo etc etc. Perchè a suo dire devo acquisire maggiore sicurezza.

Per quanto rifuarda il problema cibo, ho notato che la mia è soprattutto ansia anticipatoria, perchè nel momento in cui sono con la ragazza e passa un po'di tempo es 2 ore, riesco a mangiare qualcosina, tipo dei crackers o anche una pizzetta senza senso di vomito e la volta successiva solitamente va meglio. Quindi io pensavo di aumentare la mia autostima e la mia sicurezza, rendendomi indipendente, e poi piano piano uscire con le ragazze e mangiare cibo progressivamente, tipo una volta dei crackers, poi una pizzetta etc fino ad arrivare a poter mangiare uno di fronte all'altro cose più complesse.
 
Aggiungo una cosa, a mio avviso importante, molto spesso la mia è un'ansia con connotazione anticipatoria. Ad esempio, scorso anno avevo mangiato e tutto, successivamente ho visto una collega che invece mi piaceva molto alla fermata del bus, ci sono andato senza problemi e abbiamo scambiato due parole, se io lo avessi saputo il giorno prima che il giorno dopo avrei incontrato tale ragazza alla fermata, avrei avuto sicuramente nausea la mattina.
 
L'ultimo messaggio che hai postato è molto importante. Penso proprio che la tua sia vera e propria ansia anticipatoria: cioè, la ragazza X, dell'autobus, l'hai incontrata all'improvviso, carina, piacevole, caratteristiche che ti avrebbero portato a stare male, cosa che però, non hai fatto dal momento che è successo all'improvviso. Mentre, se tu dovessi sapere la sera prima che l'indomani, ti dovrai vedere con la ragazza Y per un caffè, inizi ad accusare sintomi gastrointestinali, giusto?
Poi, ho letto della mamma molto oppressiva e guarda, diciamo che in questo forum non è una novità, almeno per me. Ti capisco molto sull'ansia e controllo esercitato dai genitori; ho 23 anni, quasi 24, ma sono ancora molto controllata e poi mi hanno sempre inculcato il terrore del vomito e quindi voilà...
Penso che tua madre voglia ancora tenerti vicino. Dicendomi che vai all'università sarai più o meno mio coetaneo e, se devo dirtela tutta, molti miei coetanei, maschi, hanno ancora un forte legame con i genitori, caratteristica che noto sempre di più. Anch'io sono legata, ma mi hanno sempre lasciata libera (sul versante amoroso).
Senti, come percepisci la tua autostima?
 
Si esatto hai capito il concetto.
L'autostima è un vero dilemma, mi percepisco esteticamente carino (anche se vorrei mettere più massa perchè mi percepisco magro, ma a tratti è difficile con questo problema), intelligente e con tante potenzialità visto che mi sono diplomato col massimo e mi sto per laureare col massimo. Il mio problema dell'autostima forse è legato all'ambito sentimentale (e qua si potrebbe parlare di autoefficacia) dove con certe ragazze mi sento appunto inferiore e incapace di poter avere una relazione perchè penso che quella ragazza potrebbe avere di meglio.

Perchè mi sento inferiore? Perchè a causa di una madre iperprotettiva tendo ad evitare molte cose tipiche della mia età, non parto da solo se non con i miei, non guido ancora da solo, con gli amici faccio uscite semplici (pensa che già se dico a mia madre che vado a mare con X si preoccupa e mi porta ad evitare la cosa), quindi mi sento inferiore visto che altre persone della mia età o la ragazza stessa che ipoteticamente potrei conoscere saranno sicuramente più indipendenti di me e non si fanno problemi a partire con amici.
La soluzione secondo me è tagliare il cordone ombelicale con la mia famiglia e cominciare a fare tutte le cose tipiche che loro mi hanno portato ad evitare, ora ad esempio sto andando quasi ogni giorno a mare con un mio amico (cosa che mia mamma mi aveva portato spesso a evitare), sto imparando a guidare la macchina da solo e cosi via.

Come già detto all'inizio, se magari mi percepisco abbastanza carino e intelligente, mi percepisco completamente incapace dal punto di vista pratico, con cose relative al fare (autoefficacia bassissima), infatti l'altro giorno con dei miei amici abbiamo noleggiato delle bici e io ero l'unico che non la sapeva portare, sono anche caduto. Ora, con i miei amici non mi importa, se avessi fatto certe figure con una ragazza ovvio sarei stato male.

Ovviamente è giusto accettare che ci siano cose che non sappia fare, non posso saper fare tutto, ma rendermi autonomo (quindi ripeto viaggiare con amici, dormire a casa di amici), trovarmi un lavoro (in passato ne ho trovati 2 solo sabato e domenica e mia mamma mi ha detto che non facevano per me, quindi mi sento inferiore ad altri ragazzi che invece hanno lavorato) e imparare a fare cose basilari e utili (guidare macchina, portare la bici, imparare a fare un caffè) penso possano accrescere la mia autoefficacia e sicurezza.
 
Ciao Bianca! Il nuovo è sempre un po' una "minaccia", però, cosa provi quando devi interfacciarti con esso? Cioè, tu il vomito lo colleghi molto all'ansia da prestazione/della novità?

esattamente, alla novità.

Se io ripeto quella stessa cosa X volte è come se inizio a conoscerla, quindi diventa una sorta di ''protezione'' in quanto conosco tutte le dinamiche.
esempio, la prima volta non mangio, la seconda un pò di più, la terza ancora di più...

Se invece è una cosa nuova, e purtroppo la vita non è una routine (nonostante amo vivere di emozioni ma per colpa del emetofobia mi blocca)
ecco che mi arriva l ansia legata al vomito, quindi non mangio prima oppure se devo mangiare fuori diventa un incubo.

Sapete quante volte mi trovo a mangiare fuori con altri e vorrei che il piatto davanti a me scomparisse così da non avere il giudizio altrui :oops:
 
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