• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Piena notte…

Giulia29

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Ciao a tutti, mi presento:
sono Giulia, ho 25 anni e soffro di emetofobia ormai da molto tempo.
Scrivo questo messaggio per cercare di superare un attacco di ansia improvviso che mi è venuto stanotte dal nulla solo ed esclusivamente per questa paura infinita che ho di poter v.
So anche perchè mi sia venuta questa forte ansia sebbene tutti gli sforzi effettuati per non avere questo come pensiero fisso in queste fatidiche 48 h… Sono stata fuori città per 3 giorni con la mia famiglia, e sebbene solo piccoli momenti di serenità in cui non mi sembrava vero di non avere quel pensiero fisso in testa (“se dovessi prendere IL virus?”), ad oggi alle 2:30 del mattino mi si è scatenato questo panico che mi ha svegliata… e non nego che ho avuto, e forse ho tutt’ora mentre scrivo, questa paura incredibile di non potermi addormentare serenamente perchè potrebbe arrivare da un momento all’altro senza rendermene conto.
(Ho letto da molti altri messaggi che anche voi non riuscite a riconoscere la nausea, e soprattutto gli attimi prima dell’atto)
Mi scuso se magari il messaggio può sembrare confusionario, ma lo sto scrivendo di getto, per cercare di sfogarmi… sebbene so che arrivata a questo livello ciò di cui necessito è la terapia…
Spero mi possiate capire,
Giulia
 
Ciao, grazie per avermelo chiesto.
Il giorno successivo alla crisi è sempre un po’ un up&down perchè rifletto molto alle sensazioni che ho provato, e mi domando come ancora dopo anni non riesco a gestire questa cosa.
Tutto sommato però sto bene , spero che anche per te sia tutto ok ☺️
 
Ciao Giulia sono contenta che tu stia meglio!!!
Questa notte tocca a me stare sveglia..
Ho letto molto sulla tecnica "scrivi"..
Così nel bel mezzo dell'inferno ho scritto su un quaderno quello che provavo ecc
Mmm niente...
L'ansia ti controlla, ho provato 100 modi per deconcentrarmi..nulla
Ad un certo punto ho detto ok continua fai come vuoi, aspetterò di digerire! (Spero)
Ero messa molto male un'oretta fa!
Adesso vi leggo e vi rispondo..
E se solo potessi conoscervi e potervi abbracciare lo farei perché so quello che stiamo affrontando! ☺️
 
mi domando come ancora dopo anni non riesco a gestire questa cosa
Benvenuta, probabilmente questa domanda che fai è la stessa domanda che molti si pongono. Spesso noi viviamo di alti e bassi, passando da momenti tranquilli a momenti molto ansiosi e di forte stress. Probabilmente quando tu dici:

sebbene so che arrivata a questo livello ciò di cui necessito è la terapia
sembrerà banale dirlo, ma ti stai indirettamente già dando una possibilità per trovare una risposta. Capire la nostra emetofobia, soprattutto quando comincia ad essere molto radicata nel tempo, è qualcosa che da soli non penso possiamo fare.
Questo nulla toglie ai nostri tentativi che facciamo per ridurre la nostra ansia, come ad esempio hai detto tu, scrivere qui, è comunque un voler cercare di agire per ridurre l'ansia. Inoltre il confronto aiuta sempre, anche tra di noi che stiamo tutti sulla stessa barca :)
 
Ciao a tutti, mi presento:
sono Giulia, ho 25 anni e soffro di emetofobia ormai da molto tempo.
Scrivo questo messaggio per cercare di superare un attacco di ansia improvviso che mi è venuto stanotte dal nulla solo ed esclusivamente per questa paura infinita che ho di poter v.
So anche perchè mi sia venuta questa forte ansia sebbene tutti gli sforzi effettuati per non avere questo come pensiero fisso in queste fatidiche 48 h… Sono stata fuori città per 3 giorni con la mia famiglia, e sebbene solo piccoli momenti di serenità in cui non mi sembrava vero di non avere quel pensiero fisso in testa (“se dovessi prendere IL virus?”), ad oggi alle 2:30 del mattino mi si è scatenato questo panico che mi ha svegliata… e non nego che ho avuto, e forse ho tutt’ora mentre scrivo, questa paura incredibile di non potermi addormentare serenamente perchè potrebbe arrivare da un momento all’altro senza rendermene conto.
(Ho letto da molti altri messaggi che anche voi non riuscite a riconoscere la nausea, e soprattutto gli attimi prima dell’atto)
Mi scuso se magari il messaggio può sembrare confusionario, ma lo sto scrivendo di getto, per cercare di sfogarmi… sebbene so che arrivata a questo livello ciò di cui necessito è la terapia…
Spero mi possiate capire,
Giulia
Ciao Giulia,
Ti confesso che a me gli attacchi d'ansia se arrivano lo fanno proprio di notte. Non so come mai. A pranzo posso anche mangiare cemento ma se esagero la sera mi sveglio puntuale alle 2,30 e più ci penso più cado in quel loop che non so se si tratti più di ansia o più di problemi di digestione. Il mio iter per calmarmi è diventato l'andare in bagno, mettere in bocca qualcosa alla menta forte e poi in base alle sensazioni di caldo o di freddo che posso avere mi sciacquo le mani e i polsi fino a raggiungere una temperatura normale. Poi mi metto seduta sul divano e inizio a controllare il respiro fino a che dopo un po' va magicamente meglio. Comunque per anni il problema si era calmato ma è riemerso questa estate dopo un periodo un po' brutto che ho passato. Credo tornerò dalla mia psicologa per trovare nuovamente una via d'uscita. L'ultima volta ha funzionato per 9 anni!
L'importante è trovare un professionista di fiducia con il quale poter parlare apertamente.
 
Ciao Giulia sono contenta che tu stia meglio!!!
Questa notte tocca a me stare sveglia..
Ho letto molto sulla tecnica "scrivi"..
Così nel bel mezzo dell'inferno ho scritto su un quaderno quello che provavo ecc
Mmm niente...
L'ansia ti controlla, ho provato 100 modi per deconcentrarmi..nulla
Ad un certo punto ho detto ok continua fai come vuoi, aspetterò di digerire! (Spero)
Ero messa molto male un'oretta fa!
Adesso vi leggo e vi rispondo..
E se solo potessi conoscervi e potervi abbracciare lo farei perché so quello che stiamo affrontando! ☺️
Ciao Giulia,
Ti confesso che a me gli attacchi d'ansia se arrivano lo fanno proprio di notte. Non so come mai. A pranzo posso anche mangiare cemento ma se esagero la sera mi sveglio puntuale alle 2,30 e più ci penso più cado in quel loop che non so se si tratti più di ansia o più di problemi di digestione. Il mio iter per calmarmi è diventato l'andare in bagno, mettere in bocca qualcosa alla menta forte e poi in base alle sensazioni di caldo o di freddo che posso avere mi sciacquo le mani e i polsi fino a raggiungere una temperatura normale. Poi mi metto seduta sul divano e inizio a controllare il respiro fino a che dopo un po' va magicamente meglio. Comunque per anni il problema si era calmato ma è riemerso questa estate dopo un periodo un po' brutto che ho passato. Credo tornerò dalla mia psicologa per trovare nuovamente una via d'uscita. L'ultima volta ha funzionato per 9 anni!
L'importante è trovare un professionista di fiducia con il quale poter parlare apertamente.
Credo proprio che nel momento in cui magicamente va tutto meglio è perchè siamo riusciti a mettere a bada l’ansia, magari con nostri rituali, ma almeno si trova una via d’uscita <3
 
Ciao a tutti… sono mamma di due bambini di 4 e 6 anni. Sono emetofobica da quando ero piccola, ma ho vissuto una vita normale e “tranquilla” fino a quando sono diventata mamma e ho affrontato il primo virus intestinale dei bimbi. Finché ero sola evitavo le situazioni a rischio e così riuscivo a viverla piuttosto serenamente. Ma ora le situazioni a rischio mi vengono spiattellate in faccia periodicamente e io sto peggiorando a vista d’occhio. Al momento riesco ad assistere i miei bimbi, li rassicuro, li cambio e pulisco ( maniacalmente ), ma dentro di me sto da cani…tremo, mi viene la nausea anche se in realtà non ce l’ho, ho paura per loro è ancora più paura di prendermela io. O perlomeno…o paura di vomitare, perché se qualcuno mi mettesse nero su bianco che mi verrebbero solo scariche allora il problema non ci sarebbe proprio. L’unica cosa di cui sono veramente terrorizzata è quella lì…e questo sta influenzando da matti la mia vita, ho costantemente paura che si ammalino, se succede analizzo ogni singolo momento per capire se sono entrata in contatto con il virus, ovviamente non mangio i loro avanzi, non assaggio le loro cose, non bevo dalla loro bottiglia… sto seguendo un percorso con una psicologa, ma siamo all’inizio e non ho ancora dei risultati concreti…

C’è qualcuno tra di voi che ci è già passato? Che magari ha bambini grandi e può dirmi com’è stata la sua esperienza con la crescita dei bambini?

Grazie mille a chi vorrà rispondere…
 
Ciao a tutti… sono mamma di due bambini di 4 e 6 anni. Sono emetofobica da quando ero piccola, ma ho vissuto una vita normale e “tranquilla” fino a quando sono diventata mamma e ho affrontato il primo virus intestinale dei bimbi. Finché ero sola evitavo le situazioni a rischio e così riuscivo a viverla piuttosto serenamente. Ma ora le situazioni a rischio mi vengono spiattellate in faccia periodicamente e io sto peggiorando a vista d’occhio. Al momento riesco ad assistere i miei bimbi, li rassicuro, li cambio e pulisco ( maniacalmente ), ma dentro di me sto da cani…tremo, mi viene la nausea anche se in realtà non ce l’ho, ho paura per loro è ancora più paura di prendermela io. O perlomeno…o paura di vomitare, perché se qualcuno mi mettesse nero su bianco che mi verrebbero solo scariche allora il problema non ci sarebbe proprio. L’unica cosa di cui sono veramente terrorizzata è quella lì…e questo sta influenzando da matti la mia vita, ho costantemente paura che si ammalino, se succede analizzo ogni singolo momento per capire se sono entrata in contatto con il virus, ovviamente non mangio i loro avanzi, non assaggio le loro cose, non bevo dalla loro bottiglia… sto seguendo un percorso con una psicologa, ma siamo all’inizio e non ho ancora dei risultati concreti…

C’è qualcuno tra di voi che ci è già passato? Che magari ha bambini grandi e può dirmi com’è stata la sua esperienza con la crescita dei bambini?

Grazie mille a chi vorrà rispondere…
Ciao, non ho figli quindi non posso esserti d'aiuto ma visto che ti vedo abbastanza in crisi (dal momento che poni questa domanda in ogni discussione attiva) proverò a risponderti
Credo che se riesci ad assistere i tuoi bambini quando sono malati sia già una cosa buona, non voglio dire che le mamme che non riescono siano cattive mamme, ma semplicemente che la tua fobia in questo momento non sta compromettendo troppo il tuo comportamento da mamma
Circa la paura di prendere il virus, beh, qua siamo tutti qui per quello, poi chiaro che per chi è genitore di bambini piccoli è tutto più probabile, dal mio punto di vista pensa che nel caso in cui tu dovessi prenderlo ci sono comunque dei farmaci modestamente efficaci (sotto prescrizione medica) che possono ridurre nausea e vomito e quindi aiutarti a superare la situazione in quel momento
Per il resto, i meccanismi di protezione che tu attui sono solo un po' più esagerati rispetto a quello che una mamma non fobica attuerebbe (pulire molto, non mangiare i loro avanzi, preoccuparsi per loro) e di quelli non mi preoccuperei troppo, piuttosto è la tua sofferenza interiore intesa come angoscia e ansia che non mi piace, soprattutto se costante e pervasiva, e per quella la psicologa potrebbe non essere del tutto in grado di aiutarti, soprattutto in breve tempo e soprattutto per una fobia così radicata negli anni, per cui valuta anche una possibilità di intervento farmacologico sotto prescrizione psichiatrica
 
Hai dei rituali compulsivi?
Non li definirei “compulsivi”, ma sono delle tecniche che ho sperimentato e che mi aiutano in momenti in cui riconosco che l’ansia sta per salire..
Innanzitutto mi concentro sulla respirazione e soprattutto l’aria fresca mi aiuta tantissimo, oppure cerco di ripetermi in testa delle frasi che mi sono rimaste impresse magari durante discussioni con qualcuno di cui mi fido ciecamente e a cui ho espresso questa mia fobia..
Sono degli espedienti che mi aiutano parecchio, ma ahimè quando quest’ansia prende il sopravvento tendo a subirla, ma consapevole che l’attacco finirà.. dopo il suo apice tenderà a scendere..
 
Non li definirei “compulsivi”, ma sono delle tecniche che ho sperimentato e che mi aiutano in momenti in cui riconosco che l’ansia sta per salire..
Innanzitutto mi concentro sulla respirazione e soprattutto l’aria fresca mi aiuta tantissimo, oppure cerco di ripetermi in testa delle frasi che mi sono rimaste impresse magari durante discussioni con qualcuno di cui mi fido ciecamente e a cui ho espresso questa mia fobia..
Sono degli espedienti che mi aiutano parecchio, ma ahimè quando quest’ansia prende il sopravvento tendo a subirla, ma consapevole che l’attacco finirà.. dopo il suo apice tenderà a scendere..
Ah okok, chiamiamole tecniche di rilassamento allora
Perché ho letto rituali quindi pensavo avessi a che fare con il doc (di cui soffro e di cui quindi conosco bene le compulsioni)
 
Ah okok, chiamiamole tecniche di rilassamento allora
Perché ho letto rituali quindi pensavo avessi a che fare con il doc (di cui soffro e di cui quindi conosco bene le compulsioni)
Nel commento antecedente li ho definiti “nostri rituali”, quindi chiaro il fatto che mi riferissi a più individui che ovviamente hanno metodi, tutti diversi tra loro, x calmare l’ansia.
 
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