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Fare psicoterapia funziona?

Personalmente no, ma me ne attribuisco la colpa. Nel senso che la psicoterapia vera inizia nel momento in cui dopo la seduta ti interfacci con il resto del mondo iniziando a mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti dal terapeuta...ma se ciò non lo fai non potrà mai funzionare la terapia. "Aiutami a cambiare senza cambiare niente" non esiste...
 
Personalmente no, ma me ne attribuisco la colpa. Nel senso che la psicoterapia vera inizia nel momento in cui dopo la seduta ti interfacci con il resto del mondo iniziando a mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti dal terapeuta...ma se ciò non lo fai non potrà mai funzionare la terapia. "Aiutami a cambiare senza cambiare niente" non esiste...
Beh, se non riesci a mettere in pratica gli insegnamenti del terapeuta, non è detto che la colpa sia necessariamente tua. Magari è sua? Magari non è l'approccio giusto per te? Questo senso di autocolpevolezza per me non va bene, perché ci porta a credere sempre meno in noi stessi e a peggiorare la nostra autostima. I terapeuti sono dei professionisti, ma non sono esenti dall'errare. Molto spesso gli "insegnamenti" si riducono a robe del tipo "Hai paura di mangiare fuori? Da domani organizza una serata con gli amici e mangia una bella pizza in compagnia". In questi casi (e ce sono tanti), sfido chiunque a collaborare e mettere in pratica ciò che il terapeuta consiglia.

Ne approfitto per rispondere alla domanda: Sì, può funzionare, ma solo se si riesce a trovare la chiave del problema e la giusta strategia per affrontarlo.
 
si hai ragione. Io ho un'autostima pari a zero in ogni campo della mia vita...ciò fa si che io mi autocolpevolizzi su ogni cosa, perchè credo sempre di essere io il problema, di essere sbagliata. Cmq tornando al discorso psicoterapia, nei miei 29 anni di vita ho avuto modo di rivolgermi a due psicologhe, che in entrambi i casi non hanno recato in me il minimo beneficio, ricordo che non riuscivo neanche totalmente ad aprirmi.....
 
Se non riuscivi totalmente ad aprirti, credo abbiano fatto fatica anche loro a capirti e capire i tuoi disagi. È giusto affidarsi totalmente al terapeuta e fidarsi della figura. Il problema nasce quando ci si affida totalmente, non si ottengono risultati e ci si autocolpevolizza a prescindere, come se la colpa fosse necessariamente nostra e il terapeuta una figura onnipotente che non va mai messo in discussione. Ogni tanto bisogna farsi un esame e capire se siamo realmente noi a non collaborare, o l'approccio del terapeuta a non aiutarci. Almeno nei miei casi credo sia stato quest'ultimo, poiché i miei "compiti" erano quasi sempre legati al dover mangiare, nonostante le mie paure verso il cibo. Una sorta di terapia d'urto contro qualcosa che, pur sforzandomi non riesco a superare. Per il resto mi sono sempre aperto a 360 gradi, ma nonostante tutto, eravamo sempre punto e a capo. Vabè.
 
Ps. Ovviamente mangio XD ma lo faccio da persona "malata": cibi digeribili, sani (che male non fa) e tutte le pippe che la fobia comporta. Il problema principale è il cenare la sera, che di solito salto o tampono con spuntini vari e altre questioni legate ad ansia e nausee varie. Ne ho già parlato abbastanza qui sul forum, anche basta o_O
 
si anche x me la sera è un problema, non mi sono mai rifiutata mai di mangiare e finisco sempre tutto, anche perchè sto cercando di ingrassare...ma cmq il pensiero sta sempre lì,alla fobia, che la sera diventa più prepotente....soprattutto se si tratta di mangiare fuori casa
 
In parte condivido quello che dite, in teoria però, bisognerebbe sapere l'opinione del terapeuta. Magari siete voi che non riuscite ad applicare ciò che vi viene detto ma non ve ne rendete conto. Se fosse così, parlandone col terapeuta si corregge il tiro.
Poi, tutti possono sbagliare, terapeuti compresi, infatti non è detto che tutti i terapeuti siano compatibili con noi, ma essere certi che la colpa sia del terapeuta, mi sembra un'affermazione azzardata. Siamo sicuri di aver fatto tutto ciò che ci viene indicato? E se non lo facciamo ne abbiamo parlato col terapeuta?
E' normale che se non arrivano i successi l'autostima cala, ma i successi si costruiscono insieme. Fare psicoterapia è un gioco di squadra.
 
Personalmente io non credo che la psicoterapia funzioni sempre. La psicoterapia funziona solo se il paziente viene attentamente seguito da un medico competente (e ce ne sono pochi), che abbia l'umanità e la sensibilità necessaria nel trattare con i propri pazienti, e vi assicuro che umanità e sensibilità sono diventate merci rare oggigiorno, soprattutto fra i dottori. Le persone più vulnerabili o bisognose tendono a fidarsi di tutti o del primo che capita, ma bisogna discernere il bravo medico, ossia quello che ti vuole realmente aiutare, dal ciarlatano di turno, volgare, superficiale ed egoista interessato solo al suo onorario.
 
Penso che il terapeuta ti debba vestire bene. Io ne ho passati quattro prima di trovare quello che poi ho chiamato ironicamente Dr House.
Soldi, tempo e delusioni.
E stava funzionando quando ho dovuto smollarlo, lui era perfettamente tagliato su misura per me e io per lui. Perché sì, anche il terapista deve trovare un'affinità, cercando di limitare quello che si chiama transfer, però è così.
Le sedute erano piacevoli e non uscivo con soluzioni, ma con domande, riflessioni, ogni volta era un'avventura pazzesca.
La terapia funziona, spesso sono i terapisti a non funzionare, a non percepire realmente quello che devono fare e applicando modelli prestabiliti.
Da pazienti è necessario, in qualche modo, formarsi prima di andare da un terapista.
 
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