• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Emetofobia e...bus

Lilly77

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Ciao a tutti!
Emetofobica da sempre,ho imparato a gestire questa bestiaccia e mangio tranquillamente, e se devo vomitare perchè ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male,mi faccio coraggio e vabbè.. Ci sono voluti anni di training e una grande volontà di mettere almeno un argine a questa schiavitù;ma ancora non riesco a superare la paura atavica per gli autobus,se devo proprio prenderne uno,devo letteralmente digiunare,e nonostante tutto,una volta salita,comincio a sudare freddo,resto in piedi,non mi schiodo dalle porte d'uscita e una volta scesa finalmente, ho le gambe così molli dal terrore che cammino a fatica..
Non so ma la mia paura più grande è quella di dover vomitare in un luogo così stretto e pieno di gente col rischio di inondare qualcuno..sarebbe una tragedia!!
Quindi prendere un bus qualche ora dopo un pasto per me non esiste proprio!!
Voi amici, avete esperienze o condividete con me questa cosa specifica?
Grazie!
 
Nello specifico del bus no...ma come te anche io odio i posti stretti o dove non ho vie di fuga come treni autobus navi aerei...spesso mi trovo in un posto e penso "e se v******i qui?? Dove potrei andare? Cosa succederebbe?"e anche io ho spesso il panico ..
 
Pure io avevo una grande paura di prendere i mezzi pubblici, ma in generale avevo paura di stare male dove c'era altra gente. I problemi dei trasporti pubblici, ma anche in altre circostanze, possono essere svariati: zero vie di fuga ? giudizi negativi ? figura pessima ? ecc... Più o meno erano queste le domande che mi facevo per la maggior parte nelle circostanze pubbliche. Anche quelle che ti ha detto sbril. Poi producevo anche millemila altri pensieri ovviamente, che di certo non mi aiutavano :D
Hai imparato a gestire questa fobia da sola, o sei aiutata da qualcuno ?
Benvenuta! :)
 
Grazie del benvenuto..grazie a voi oggi mi sento"normale",già perchè per anni mi vergognavo di brutto anche solo ad accennare all'emetofobia..un tempo mi terrorizzava proprio l'atto di vomitare in se,facevo di tutto per evitare di farlo accadere ma così facendo ignoravo il fatto che impedivo a causa della fobia,che il mio corpo si liberasse magari di tossine di qualche cibo avariato,il corpo ci manda col vomito segnali di malessere,e quindi di lavare via letteralmente le sostanze tossiche che potrebbero procurarci gravi danni alla salute..una volta ad esempio per un ascesso dentale ho preso troppe medicine e se non avessi vomitato sarei finita male..praticamente mi ero avvelenata inconsapevolmente! Quindi da allora seppur terrorizzata,ho capito che dietro questa cosa schifosa c'è una difesa e che dobbiamo imparare a considerarla come tale. E anzi,quella sera stavo malissimo..avevo lo stomaco duro come un sasso,dolente la febbre a 40..dopo aver rigettato tutto tirai un sospiro di sollievo,ma sollievo vero..ero solo intontita e avevo bisogno di alcune flebo,ma credetemi..aver dato di stomaco mi parve una manna e la febbre scese in un attimo.! Ancora un'altra..la sera di santo stefano del 2015 io e mia mamma iniziammo a stare male,avevamo mangiato dei frutti di mare e a sera tra mal di stomaco e nausea si prospettava un'odissea..mamma lo fece a casa..così mio padre vedendola aggravarsi decise di portarla in ospedale;io nel vedere cotanto "entusiasmo" cominciai a sentire la nausea sempre più incalzante..ma afferrai la giacca e uscii con loro. Arrivammo al pronto soccorso e ci mettemmo seduti nella sala d'attesa,io stavo sempre peggio e mi trattenevo più che potevo,grandi respiri,sventolamenti..fortunatamente essendo natale nella sala d'aspetto c'era un grosso albero addobbato,e appena dietro un altrettanto grosso bidone della spazzatura.Bene pensai..spostai col poco tempo che avevo prima del fattaccio,l'albero davanti al bidone,in modo da non essere vista da nessuno..così mi lasciai andare e feci tutto nel bidone..e ribadisco il gran sollievo che provai..mi sentii di nuovo leggere a più lucida.Ancora quindi,un'occasione per far perdere l'alone di terrore da questa fobia..Da allora sono più serena,riesco a gestire e capire il mio corpo e i pensieri negativi,sentendomi meno in prigione.Ne ho ancora paura accidenti,ma una paura lucida. Parliamoci chiaro amici,dall'emetofobia non si guarisce,io ne soffro da più di 30anni e l'unica cosa che POTETE fare è imparare a gestirla,quello è assolutamente fattibile,con questo voglio dirvi di non mirare a sconfiggerla,perchè è una dinamica della mente complessa e poco chiara,e legata al vissuto soggettivo,ognuno di noi ha vissuto un episodio che ha avuto delle conseguenze che su qualcun altro non ne avrebbe avuta alcuna,quindi è essenziale concentrare la propria consapevolezza sulla gestione delle nostra emotività e lavorare per emancipare la nostra risposta alla fobia.
 
Io comprendo il tuo stato d'animo. Dopo tanti anni e tante sofferenze arrivare a un punto di sopportazione, di semi accettazione, è un compromesso che si può scegliere di accettare. Ma accidenti, perché accontentarsi di una condizione quando si può avere di meglio? Non riesco a digerire l'alone di rassegnazione ad una vita in compagnia dell'emetofobia che traspare dalle tue parole. Quello che dici tu sminuisce il lavoro che fanno tante persone nel momento in cui decidono di intraprendere un percorso terapeutico. Sia dal lato paziente sia dal lato terapeuta. Se tu fossi un terapeuta, diresti mai al tuo paziente "dell'emetofobia non si guarisce"?! Ti renderai conto tu stessa che suona male, molto male, perché non è vero! Infatti i risultati in alcune persone sono evidenti. Ovvio che serve un terapeuta giusto per noi, serve impegno, tempo, soldi, volontà, costanza. Ma i risultati poi arrivano. Tu hai mai fatto qualche percorso psico terapeutico? Ci crederesti che potrebbe darti risultati? Oppure hai provato ma non è andata bene?
Certo, c'è da lavorare sulle nostre emozioni, sul nostro passato, sulle nostre ansie e paure. Ma la consapevolezza di cui parli tu, significa per me essere consapevoli che ci conosciamo, che ci accettiamo e amiamo così per come siamo, e che capite le nostre difficoltà siamo in grado di cambiare il nostro modo di pensare, agire, vivere. Che il nostro passato non è una palla al piede che ci accompagnerà per tutta la vita, ma qualcosa che ci ha formati e che fa parte di noi, che ci deve aiutare a capire chi siamo e dove vogliamo andare.
Io non mi sono accontentato di una convivenza, io ho scelto di guarire.
Quello che possiamo fare è quantomeno provarci, perché lo dobbiamo a noi stessi. ;)
 
Invece non si guarisce. Ho fatto anni e anni di psicoterapia,medicinali..perchè illudere le persone che guariranno quando l'emetofobia è un meccanismo inconscio?Anzi io addirittura direi che è anche una risorsa..un emetofobico evita una marea di cazzate come ubriacarsi,assumere droghe,diventare preda di bulimia,bing eating e quant'altro..Illudere le persone con un guarirai presto è come dire alle ragazzine"Tranquilla cara,le tette ti diventeranno enormi,basta affidarti al chirurgo giusto!" Cerchiamo di convivere anche con ciò che non ci piace,ho 40anni e posso dirti con tranquillità che la vita è anche questa. ah e non è rassegnazione,è consapevolezza dei propri limiti,come canta quella famosa canzone"I'm only human.."
Ciao!
 
Qua dentro ci sono alcune persone, tra cui il sottoscritto, che sono guarite.
Se tu ancora non sei riuscita a guarire e hai deciso di conviverci non significa che anche gli altri debbano percorrere la tua stessa strada e scegliere di accontentarsi di una convivenza. Ma allora tutte le persone che fanno terapia e i loro pazienti che lo fanno a fare? Per passare il tempo? Devi rispettare queste persone.
L'emetofobia non è un limite.
Qui non illudiamo nessuno, non diciamo che in 5 minuti, due sedute e una pacca sulla spalla per magia è fatta. Ci vuole tempo, sacrificio, forza di volontà, amore, e anche il terapeuta giusto.
Dall'emetofobia si guarisce. È un dato di fatto.
Ah, e per favore, dire che grazie all'emetofobia non ci si ubriaca o assumono droghe ecc... Stai dicendo una cavolata grossa come una cosa.
A 40 anni puoi ancora scegliere di guarire. Sei disposta a farlo?
 
Lilly se parli in questo modo 1 ti va bene così 2 non dire cavolate.
Ti posso fare UN SACCO di esempi di persone con FOBIE, ansie ecc che sono uscite senza problemi, testimonianze a livello scientifico e personali mie! Semplicemente tu, e scusami la franchezza di ciò che sto per dirti, ti sei seduta, letteralmente. Sarà che non avevi gli psicologi giusti, però da una parte ti va bene anche a te così, e per favore un certo decoro nel modo di dire le cose. Non sei affetta da una grave malattia, dove non puoi fare nulla, sei emetofobica, un disagio interiore tuo che si è venuto a creare con il tempo per varie vicissitudini, e quello che ti ha detto Re è stato anche fin troppo buono, sei TU stessa che ti poni il limite e il NON farcela, nessun altro. Mi stai dicendo che a 40 anni bisogna arrendersi? Vabbè... Che la vita sia un macello, lo sappiamo tutti, non di certo è il Paradiso, ma appunto per questo cerchiamo di vivere al meglio ANCHE nel male. Poi viene insegnato che NON tutto si può avere subito, ci vuole impegno, costanza e sacrifico, e la psicoterapia è soprattutto questo. Io se posso quasi dirlo sono anche io guarita, la differenza che io ero molto emotiva/ansiosa, l'emotività resta, MA la si rafforza, conoscendoci ed accettandoci. Quindi per favore, il tuo discorso mi ha lasciata molto perplessa, sarà che sei stufa o veramente ti sei seduta a questa tua condizione, io fossi in te prenderei sempre la vita come un migliorarsi e cercare sempre nel male di rialzarsi meglio di rima, vedi tu.
 
E per la cronaca... Non serve essere emetofobici per non drogarsi, bere, ecc, serve avere il cervello, la consapevolezza, anche una persona NON emetofobica se sa ragionare non si ubriaca giorno o notte o non si droga, questo discorso non sta in piedi, vantaggi di cosa, non c'è nessun vantaggio, c'è una sofferenza di fondo dietro per ognuno e basta, ti stai ponendo tu limiti.
 
Per una persona come me che sta seguendo un percorso terapeutico e, veramente, sta cercando di mettercela tutta per guarire, leggere le tue parole sono una pugnalata nello stomaco. Attenzione, perché c'é gente che é davvero interessata ad uscirne e non é giusto dire "ehi tu, tanto non guarirai mai." A me la psicoterapia sta aiutando un sacco, e se prima non riuscivo nemmeno a udire da lontano qualcuno che vomitava, adesso lavoro tranquillamente in un asilo (il mio sogno)...e non credo ci sia bisogno che aggiunga altro, perché si sa che di vomiti a destra e a manca lí dentro ne vedi parecchi. Ho ancora tanto lavoro da fare, il percorso é lungo, ma non accetto che arrivi qualcuno di punto in bianco a dirmi che son solo sforzi inutili e che non si guarisce. Valentina e Re Julien sono due esempi lampanti di persone guarite! Informati prima di parlare, é un consiglio ;)
 
Ma come hai fatto a guarire @Re Julien ? Non sai quanto ti invidio.. io mi sto impegnando in tutti i modi anche se purtroppo sono disoccupata e non posso permettermi la psicoterapia,ho già fatto tanti progressi con l aiuto dei miei cari e la mia forza interiore.. perché prima non uscivo quasi di casa adesso vivo la mia vita normalmente senza più attacchi di ansia.. o cmq molto raramente,ma la cosa che mi spaventa di più è avere un bambino.. perché finché sto male io riesco in qualche modo a gestirlo, se sta male il mio ragazzo è in grado di badare a se stesso perché io non posso aiutarlo,ma quando avrò un bambino che starà male e vorrà la mamma come farò? Non riesco a immaginarmelo la cosa mi terrorizza. Tu sei guarito completamente? Hai figli? Se si come fai a gestire se stanno male?
 
Io credo fermamente che dall emetofobia si possa guarire...come da altre malattie fisiche e mentali. Io dalla fobia non sono guarita ancora, ma un paio di anni fa dalla depressione mi sono ripresa sicuro! con tanta fatica certo ma consapevole che la mia vita la rivolevo e me la sono ripresa...piano piano riuscirò a sconfiggere anche questa fobia...
@Beabuba anche a me l idea di un figlio terrorizza per questo motivo, e prima ancora dei virus mi terrorizza la gravidanza.
 
@Beabuba ho fatto circa 9 anni di psicoterapia, sia individuale che di gruppo. Siccome lavoravo, nonostante le difficoltà forti della fobia, sono riuscito comunque a pagarmi la terapia per tutti gli anni, e poi, oltre l'aspetto economico ci ho messo molto impegno e forza di volontà perché volevo farcela. Ho avuto fiducia nel mio terapeuta, e i risultati che arrivavano nel tempo hanno consolidato questa fiducia. Ci sono stati momenti difficili, ma io mi voglio bene e ci tengo a vivere la vita nel modo migliore, quindi eccoci qui. ;)
In tutto questo percorso non sono diventato una persona che non ha più ansie, ma ho imparato a capirle e a gestirle in modi completamente diversi a prima. Ho la consapevolezza di chi sono, e che sono in grado di affrontare eventuali difficoltà.
Il vomito non è più per me un aspetto patologico, ma un evento che nella vita può capitare, perché nella vita c'è anche questo.
Ovviamente ti risparmio tante altre cose, che sono legate alla mia esperienza personale, alla mia vita, che è diversa per ciascuno di noi.
Non conta se inizi un percorso terapeutico a 15 anni, 25, o 50, perché c'è sempre tanto tempo ancora da vivere, e vale la pena viverlo nel migliore dei modi! :)
 
Lo stare chiusi in luoghi ristretti affollati di persone è qualcosa che mi crea problemi a prescindere, soprattutto con il caldo d'estate.
Fortunatamente non sono costretto a prendere mezzi pubblici per tragitti che durano più di 30-40 minuti.
 
Mi sono appena iscritta, vi leggo da un po' ma finalmente ho trovato il coraggio di espormi.
Io prendo tranquillamente il treno, forse perchè in ogni carrozza c'è una specie di cosa che loro chiamano bagno e comunque perchè non mi da problemi...anche se a volte ho preso treni talmente affollati che un po' di ansia mi è venuta.
Prendo il bus urbano perchè fa un sacco di fermate, e posso scendere quando voglio....ma se per esempio qualcuno allunga le fermate, e passa per zone dove il prossimo passerebbe dopo ore, solo l'idea che sarebbe meglio non dover scendere lì, mi crea un filo di ansia in più.
Per l'autobus extraurbano, o il pullman granturismo......ma manco a parlarne!!!!! lo scrivo così che rende bene, ma non sono assolutamente fiera di ciò!
Vi dico una cosa....dalla mia città non passa Italo, ma c'è il pullman che porta alla stazione più vicina (80km). Ecco, potrei andare ovunque con italo, che è un treno e non mi fa paura, ma quei km in pullman per me sono la morte!
 
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