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Utente eliminato 109
Guest
Apro questo thread per riflettere su un punto fondamentale della fobia: ma abbiamo realmente paura di vomitare? È davvero l'atto che ci fa paura, o forse c'è altro? Personalmente sono arrivato alla conclusione, in base alla mia esperienza personale, che non è l'atto a terrorizzarmi, ma il prima. Una delle cose che non si possono controllare siamo noi stessi, il nostro organismo, a volte anche il nostro corpo e le nostre sensazioni/emozioni. Una persona come me, che tendenzialmente tende ad avere tutto sotto controllo, impazzisce letteralmente quando si rende conto che la nausea non può essere fermata o controllata, qui scatta l'attacco di panico. Nonostante negli ultimi anni mi sia capitato di vomitare dopo una gastroenterite, e nonostante abbia appurato che vomitare è brutto ma non una tragedia come appare ai miei occhi, il terrore mi rimane. La cosa strana è che non ho il terrore dell'atto, ma del fatto di non sapere se accadrà, se potrò evitarlo o se dovrà necessariamente succedere. È l'attesa che mi fa impazzire. Quando mi vengono attacchi di nausea anomali (non da ansia), iniziano a frullarmi mille pensieri negativi in testa, inizio a vedere tutto nero, come se stessi quasi per morire. Ma se qualcuno mi dicesse "oggi vomiterai sicuramente", probabilmente andrei nel water e mi provocherei io stesso il vomito, e l'ho fatto un paio di anni fa, perché è appunto l'attesa che mi uccide. In conclusione, penso che, almeno nel mio caso, questa fobia sia molto legata alla perdita del controllo, più che all'atto stesso, anche se l'atto continua a rimanere ai miei occhi una catastrofe (che sia io a viverlo o vederlo). Voi come vivete i vostri momenti "no"?