• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Giudizio

Re Julien

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Ciao a tutti, prendo spunto da post che ho letto, che vi linko QUI . Grazie @Ben Sahar per avermi dato, seppur involontariamente, l'idea per questo topic :)
Allora, penso di poter dire che, un problema direttamente collegato all'emetofobia, è la paura di essere giudicati dagli altri. Facendo una riflessione, se dovessimo star male pensiamo che saremo giudicati, dove per giudicati intendo riscuotere opinioni negative da parte delle persone. A questo punto mi sono chiesto, ma, da quali persone esattamente dovremmo aver paura di essere giudicati?
- I presenti del momento: sarebbero estranei, perché dovremmo aver timore di un loro eventuale giudizio?
- Qualcuno non presente: perché temere l'opinione di chi non c'è?
- Di noi stessi: questa è la strada che ho sempre pensato più plausibile. Forse non ci reputiamo all'altezza di qualcosa, forse è un problema di autostima, forse non accettiamo di perdere il controllo di qualcosa.
Tutto questo passa per un concetto fondamentale, secondo me, e cioè l'accettazione di se stessi. Finché non c'è una comprensione delle proprie difficoltà, ed una accettazione di sé, tenderemo sempre ad alimentare le nostre ansie e quindi l'emetofobia.
Opinioni? :)
 
Ottimo topic!
Allora, la mia non è tanto paura del giudizio altrui, ma più paura di perdere il controllo di me stessa (svenire, ad esempio).
Però, se dovesse capitarmi fuori, ovviamente, oltre alla paura di perdere il controllo, avrei anche paura ovviamente del giudizio, di cosa potrebbero pensare di me che sto male. Il motivo non lo so, anche perchè capita tante volte di vedere un soggetto stare male: fuori dalle discoteche, sul ciglio della strada causa mal di macchina... o in altre occasioni, e, per noi, vedere un evento così non è simpatico; tuttavia, a buona parte della gente, vedere uno vomitare non è nulla di che...
quindi, secondo me, più che del giudizio degli altri, noi (o meglio, io) temiamo il giudizio che "noi ci daremmo se fossimo gli altri". Ragionamento contorto, ma lo chiarisco con un esempio:
l'anno scorso, durante un viaggio su un'isola greca, decisi di prendere parte ad una gita su un paesello in montagna, folkloristico; però, per raggiungerlo, bisognava affrontare numerosi tornanti. Una ragazza del gruppo quindi, chiese al pullman di fermarsi perchè doveva vomitare. Le altre persone se ne sono "fregate" dell'evento, io invece un po' mi affacciavo al finestrino, un po' la spiavo con la coda dell'occhio, poi la evitavo, poi mi ponevo domande del tipo "cioè per lei ora è tutto finito? Così, tranquilla, sale sul pullman?"... insomma ho iniziato a macinare pensieri su di lei per tutto il giorno. Quando la vidi a fine gita che mangiava un panino tipico del posto, mi chiesi "ma dopo una vomitata, non dovrebbe mangiare cose più delicate?". Quindi alla fine più che del giudizio altrui, mi preoccupo di come potrei concepirmi, vedermi, giudicarmi io stessa, dopo aver ....
 
temiamo il giudizio che "noi ci daremmo se fossimo gli altri"
Esatto! Meglio ancora, direi che il giudizio su di noi ce lo diamo comunque, mi spiego, non lo temo il mio giudizio, perché comunque un giudizio negativo me lo do. Altrimenti non avremmo l'emetofobia penso. :)
insomma ho iniziato a macinare pensieri su di lei per tutto il giorno
Hai macinato pensieri perché tu da emetofobica volevi vedere cosa accade e capire come faceva lei a fare cose che tu non faresti.
 
Esatto, mi domandavo proprio come facesse lei ad affrontare per esempio cibi un po' pesanti dopo aver vomitato o comunque a stare tranquilla e serena, godendosi la gita...
certo, non tutti siamo emetofobici, ma noi, essendolo, vediamo con più evidenza le differenze che ci discostano dai non emotofobici.
 
Mi fa piacere avere dato lo spunto per un topic che sento molto mio, è una vita che mi faccio continuamente questo tipo di domande su tutto quello che è relativo all'emetofobia, quali possano essere i pensieri e le paure che la scatenano.
Come dice Trudy c'è sicuramente anche paura di perdere il controllo, non aver fiducia nel proprio corpo.
Certamente il problema è dentro di noi, siamo noi a pensare che gli altri ci giudicherebbero male, mentre invece la gente se ne frega molto di più di quanto crediamo. Infatti non è realistico pensare che gli altri passino le giornate a pensare ai nostri eventuali malori. Eppure non è facile uscirne.
 
Quoto completamente Ben.
Penso che ci sia anche una componente di autostima che ci ostacola, vivendo preoccupati del giudizio degli altri.
Come percepisci la tua autostima?
 
Capisco. E così più o meno anche nel mio caso, anche se pian pianino sto lavorando ad accettarmi così come sono, con le mie peculiarità, pregi e difetti.
Volevo chiederti, inoltre, se tu avessi mai avuto un evento spiacevole (di qualsiasi genere) in pubblico, che ti abbia lesionato l'autostima e che ti abbia poi portato a "dipendere" un po' dal giudizio altrui...?
 
Non saprei dirne una in particolare, forse è più la somma di tante piccole situazioni. Fosse stato un episodio singolo sarebbe molto più facile lavorarci anche tramite psicoterapia.
In realtà la cosa particolare è che, fino a quando non mi sono chiarito le cose qualche anno fa con la terapia, pensavo che la paura del giudizio altrui fosse l'ultimo dei miei problemi. Mi spiego, non avevo mai avuto problemi a non seguire le mode e ciò che faceva la massa, quindi anzi, mi sentivo molto forte da quel punto di vista. Invece poi è venuto fuori che, riguardo a determinate situazioni tipo un malessere in pubblico, ero veramente fragile.
 
Mah, a dire la verità numericamente si sono ridotte e comunque non è cambiato troppo. Non lo so, in questi giorni in generale sono piuttosto demoralizzato.
 
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