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Una fobia che rende impotenti

E’ da tanto che non entravo su questa community, forse semplicemente non ne sentivo la necessita’. Ma stanotte la mia bimba sta male, ed io sono sul divano in preda all’ansia. Probabilmente ha preso freddo o comunque ha fatto una congestione. Io mi sento paralizzata, impotente. Sono scappata sul divano, lei e’ con il papa’ in camera. Mi sento una madre di m...a...Se fossi stata da sola cosa avrei fatto? Poteva benissimo capitare, il mio compagno fa i turni e quindi a volte di notte non c’e’. Prima della pandemia, quando lui faceva le notti, facevo venire a dormire da me mia madre o mia sorella, in modo tale che qualsiasi cosa fosse accaduta non sarei stata sola. Ma ormai da 1 anno questo non succede piu’. Quindi sono qui che mi ripeto come avrei reagito? Cosa avrei fatto? Avrei trovato comunque la forza di accudire la mia bimba? La notte e’ ancora lunga, e so che giustamente il mio compagno potrebbe aver bisogno di me. Paura, tanta paura, e anche tanta rabbia. Perche’ una cosa fondamentalmente “naturale” ci condiziona cosi’ tanto la vita? Scusate, spero che questo post abbia senso, sto scrivendo di getto...
 
Ciao,
le tue righe sono dense di significati e piene di senso di colpa.
Sono madre e sento sulla pelle ognuna delle tue parole.
Perché siamo così condizionate da un evento "naturale"? I motivi possono essere tanti e così potenti da invalidarci.
Ieri sera parlavo con mio figlio, il grande che ha 7 anni, e a un certo punto quando gli ho detto che era l'amore della mia vita mi ha risposto:" E tu la mamma della mia vita".
E sai cosa penso? Che un bambino ha colto il senso: non esiste LA madre perfetta. Per ogni bimbo esiste la SUA mamma e va benissimo com'è, in tutta la sua imperfezione, l'importante è che ci sia. E tu ci sei.
Sono certa che se ce ne fosse bisogno sapresti affrontare quei momenti anche da sola, ma fai benissimo a farti aiutare da chi ti è accanto e ti supporta perché evidentemente ha capito e accettato il limite imposto dalla fobia.
Come sta oggi la bimba? E come stai tu adesso?
Un abbraccio fra mamme :)
 
Grazie per le belle parole! Si questo e’ vero, la mia bimba non cambiera’ la sua visione di me per questa nottata, ma e’ proprio che mi sento inutile in questi momenti, per lei e per il mio compagno. Vorrei abbracciarla e dirle che non e’ niente (perche’ effettivamente non e’ nulla, ha solo fatto una congestione), invece non riuscivo nemmeno a starle vicina...adesso sta riposando, alla fine non e’ riuscita a liberarsi, solo conati, che le hanno portato un po’ di mal di gola. Io spero di recuperare coccolandomela appena si sentira’ meglio....grazie ancora ❤️
 
Ciao @RagazzaInterrotta,
mi dispiace per la nottataccia che hai passato, mi dispiace per la tua piccola che non è stata bene... purtroppo, quando si diventa genitori, bisogna preventivare anche questo.
Non sono madre, ma vorrei presto diventarlo, il desiderio c'è ma, a volte, mi fermo e penso: "poi però mio figlio non rimarrà piccolo per sempre, andrà a scuola, si farà gli anticorpi, si ammalerà..." e lì le mie fantasticherie diventano ansie e paure: paura di non riuscire ad essere un porto sicuro per mio figlio, bensì un'insicura, che se lo gode solo nei momenti belli e non in quelli più difficili.
D'altro canto, penso che ogni madre abbia una debolezza che, sicuramente, riuscirà ad affrontare.
Tu non ti sei mostrata debole in questo caso, sapevi che non avresti saputo gestire bene la cosa e hai chiesto aiuto, ma non è un peccato. Siamo umani e il chiedere aiuto è un'azione da persona consapevole; consapevole di dover allontanarsi da una situazione che non riesce a sostenere.
Non ho dubbi sul fatto che, se tu ti fossi trovata a casa da sola, saresti riuscita ad affrontare la cosa al meglio.
Ma non pensiamo al "se fossi, se fossi stat*, se non fossi stat*" pensiamo al momento attuale, al presente, all'hic et nunc: il tuo compagno era in casa e hai chiesto aiuto!
Ora come sta la tua piccola? Sei riuscita a starle vicino? E tu, come ti senti?
Un abbraccio! :)
 
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