• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Sfogo e consiglio

Giugna_8

Iscritto
Ciao a tutti, è un sacco che non mi faccio viva ma l'università mi sta asciugando però vi leggo spesso, molto spesso.
Bene, da dove iniziare:
venerdì
Nel pomeriggio il mio fidanzato è stato male: ha vomitato per due ore, poi bom.. si è ripreso ha mangiato una bella pizza, coca e via.
Inutile dire che io, nonostante non fossi con lui avevo ansia e nausea.
Primo problema: dopo aver vomitato anche l'anima ed essendo solo a casa mi ha chiesto aiuto, voleva che andassi da lui, e io? Panico non riuscivo a muovermi da casa, ha insistito un po' ma alla fine ha capito. Io mi sono sentita una persona di :emoji_poop: e il mio stesso comportamento mi ha fatto stare male.
Sabato
Per cena veniamo invitati a casa di sua sorella, tutto ok penso.. va bene, Daniele sta bene, alla fine sarà stata solo un indigestione.. non è contagioso.
Passiamo una bella serata, fine
Martedì (ieri)
Il mio fidanzato mi chiama, come al solito parliamo del più e del meno e tra una chiacchiera e l'altra se ne esce con "ah sai, mia sorella stanotte è stata male, proprio come è successo a me".
Panico panico panico. Cervello in tilt.
Ho iniziato a stare male, mi è venuta una nausea psicologica e non riuscivo a dormire.
All una di notte, durante una mia classica crisi che cercavo di calmare messaggiando con Daniele è venuto fuori che lui ha l'ansia di portarmi in giro ( e per giro intende viaggi o vacanze) perché ha paura che io stia male, abbia un mio mezzo attacco di panico e lui non sappia gestire la situazione (da quando stiamo insieme ne ho avute due). Ha iniziato a dire che sono malata, che mi devo fare curare (come se non lo sapessi) e che vivo con i salami negli occhi.


Beh, per prima cosa sentire le sue parole mi ha fatto stare un sacco male, non voglio che lui stia con l'ansia quando stiamo insieme.
Secondo sto ancora studiando, i miei genitori fanno già sacrifici per pagarmi le tasse universitarie e io con che coraggio vado a dirgli "vorrei andare in terapia, mi finanziate?"
Io mi farò aiutare, ma adesso non è il momento.
Consigli per migliorare o controllare la mia ansia fino a che non andrò da qualcuno?

Scusate lo sfogo grazie a chiunque mi dedicherà qualche minuto

Ps: secondo voi sono stata contagiata?
 
Prova a chiedere alla ASL... il tuo medico curante ti saprà indirizzare da uno psicologo o uno psichiatra, pagando solo il ticket. A meno che non ti fai fare l'esenzione 044 come quella che ho io, in quel caso le visite psichiatriche le paga la mutua. Poi non so se dipende da regione a regione, io sono in Piemonte..

Qualcuno storcerà il naso perchè gli psichiatri tendono a dare farmaci, ma a me personalmente i farmaci hanno fatto tanto, quantomeno per tamponare l'ansia qualche annetto.

Non riesci a trovare qualche lavoretto part time? È dura ma può essere una soluzione...
 
Non è stato molto bello da parte sua dirti queste cose, ma come tutti sapete qui, le persone che non hanno questa fobia, pensano che sia una cosa talmente stupida.. comunque mi trovo nella tua stessa situazione, purtroppo ho solo 18 anni e dipendo dai miei genitori, non avendo tantissimi soldi, non posso arrivare a chiedergli di pagarmi una terapia e questo mi butta giù tantissimo, perché proprio non so come superare la cosa da sola, cerco di distrarmi il più possibile solitamente e mangiare poco, ma la paura è sempre presente. E anche io nella tua stessa situazione avrei reagito in quel modo, forse anche peggio
 
Scusate, io comprendo il buon senso di un figlio di non gravare economicamente sulla famiglia, ma se sono i vostri genitori a dovervi pagare la terapia, fate valutare a loro se possono permetterselo o meno.
Al massimo possono dirvi di no, ma in linea di massima un genitore per il benessere del figlio dovrebbe aiutarlo.
Poi, se non sbaglio, le ricevute delle sedute terapeutiche rientrano nelle spese mediche che si possono recuperare (anche se in parte), nella dichiarazione dei redditi.
Infine, facciamo una ipotesi, supponendo una seduta una volta ogni 15 giorni, e una spesa tra i 100 e i 150 € mese, è chiaro che è una spesa, ma come dicevo prima, lasciatele fare a loro le valutazioni.
Poi, questa è una mia idea, ovviamente ognuno si comporta e valuta le cose in base alla propria vita. :)
 
Ti capisco molto bene. Sicuramente sentirsi dire determinate cose dal proprio fidanzato è pesantino. Però ricorda che chi non ha una fobia non può comprendere pienamente il problema. Anch'io mi sentivo in colpa quando il mio ex stava male ed io non ce la facevo a stargli accanto. Scappavo. Ma non è colpa nostra. Riguardo alle sedute, concordo con quanto detto da Re. Prova a parlarne con i tuoi. Tienici aggornati!
 
Scusate, io comprendo il buon senso di un figlio di non gravare economicamente sulla famiglia, ma se sono i vostri genitori a dovervi pagare la terapia, fate valutare a loro se possono permetterselo o meno.
Al massimo possono dirvi di no, ma in linea di massima un genitore per il benessere del figlio dovrebbe aiutarlo.
Poi, se non sbaglio, le ricevute delle sedute terapeutiche rientrano nelle spese mediche che si possono recuperare (anche se in parte), nella dichiarazione dei redditi.
Infine, facciamo una ipotesi, supponendo una seduta una volta ogni 15 giorni, e una spesa tra i 100 e i 150 € mese, è chiaro che è una spesa, ma come dicevo prima, lasciatele fare a loro le valutazioni.
Poi, questa è una mia idea, ovviamente ognuno si comporta e valuta le cose in base alla propria vita. :)

Mia madre infatti ha deciso di aiutarmi ed economicamente siamo quel che siamo purtroppo, ma è un investimento UTILE, e si rinuncia magari a qualcosa tipo vacanze fuori, ecc.
Sto cercando lavoro per aiutarla, però insieme abbiamo lo stesso voluto investire in questa terapia, non è facile vero, sono soldi, però per stare bene SI FA.
Tu chiedi perché è un investimento per il TUO bene, non chiedi certo una Lamborghini ;)
 
Ringrazio tutti per le risposte :)
È vero, i miei genitori.. come tutti per i figli farebbero qualsiasi cosa e ne ho avuto più volte la dimostrazione.
Loro sanno della fobia e sanno che voglio curarla ma in questo periodo preferisco tenerla e "soffrire" un po' di più in attesa si un guadagno certo, periodo che vedo molto lontano visto il mio percorso di studi.
Per non pesare troppo (anche se ripeto che per i miei non sono un peso) ho pure trovato un piccolo lavoretto nel fine settimana, in genere a chiamata ma non guadagno abbastanza per iniziare una terapia.
Voi quanto pagate a seduta? E il numero di sedute settimanali le avete decise voi o insieme al terapista? Vorrei iniziare un po' a capire il mondo della terapia.

Ps ho appena tenuto sotto controllo una serata di nausea e mal di stomaco: come ogni volta mi sono messa in testa che tutto ciò mi avrebbe portato a vomitare e invece ce l'ho fatta :emoji_muscle: ho controllato la mia nausea, non ho pianto, ne panicato, non ho neppure chiesto aiuto ai miei familiari (in genere se sto male di notte panico fino a che qualcuno non si svegli ad aiutarmi). Camminate per casa, respiri profondi e via.. Passato tutto. Sarà pure una cagata, ma per me è stato un piccolo passo avanti.
 
Se fai psicoterapia, e ripeto, psicoterapia, da un privato, il costo dovrebbe variare dalle 60 ai 90 a tenerci larghi. In media si attesta sui 75.
Per quanto riguarda il numero delle sedute, è un fattore variabile che dipende:
  • Dal tuo stato attuale
  • Da ciò che pensa il terapeuta
  • Da ciò di cui tu hai bisogno
  • Da un accordo che fai col terapeuta in virtù dei punti precedenti
Di solito, si comincia con un maggior numero di sedute a intervalli più brevi, per poi andare ad allungare il periodo e/o diminuire le sedute. ;)
 
Io ho provato a parlarne con mia madre ma pensa sia troppo una cosa stupida per spenderci soldi, purtroppo ogni situazione è diversa, e nel mio caso devo trovare aiuto soprattutto in me stessa, fino ad ora sono stata io la mia ancora più importante, sono l'unica persona in grado di capirmi realmente, magari più avanti con dei soldi miei potrò finalmente andarci in sta benedetta terapia, ma ora come ora devo andare avanti con tutte le forze che ho, certe volte penso di farcela e certe volte invece vorrei solo scoppiare a piangere, penso che questa fobia sia una delle peggiori, perché ti impossibilita e condiziona la vita, ed è costante
 
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