• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Riflessioni importanti.

Trudy62

Esperto
Premium
Buonasera a tutti.
Dopo circa un mese mi ritrovo a scrivere sul forum, il quale, non ho MAI perso di vista, anzi.

Siamo a novembre, un mese strano, particolare, che fino a qualche anno fa vivevo normalmente, normalità che è stata spazzata via una fredda e piovosa notte novembrina; notte in cui stetti molto molto male, tanto che fu necessario l'intervento dell'ambulanza che mi aiutasse a ripristinare i tanti liquidi persi.
Dopo quella notte nulla fu più normale.
La paura che si ripresentasse un episodio del genere cresceva sempre più,
i periodi di quiete (soprattutto primaverili ed estivi) duravano poco, intervallati da momenti di panico e terrore.

Un anno fa, due giorni dopo l'anniversario di quella notte, nel mentre guidavo, venni colta da un importante attacco di panico ad 80 km da casa.
SOLA.
3 anni di alti e bassi,
3 anni di emetofobia risvegliata,
3 anni di limitazioni.

Dopo quell'episodio (dell'attacco di panico in macchina) decisi di prendere il toro per le corna (in questo caso, la fobia per le corna), fronteggiarla, chiedendo aiuto.
Mi rivolsi ad una psicologa-psichiatra: "Lei deve aiutarmi". Poche parole, ma dette da una ragazza in seria difficoltà, che stava pian pianino affermandosi professionalmente ma, allo stesso tempo, stava rischiando di buttare via tutto, preferendo la reclusione in casa e il taglio netto con la società circostante.
NO, NO, NO!
STOP, facciamola finita!

Iniziai il percorso, facendomi accompagnare da mia madre (non riuscivo più a guidare),
inizia il percorso risparmiando tutti i soldi per indirizzarli in terapia,
iniziai il percorso sfiduciata al massimo, supportata in parte,
inizia il percorso cominciando con l'assunzione di psicofarmaci (antidepressivi).

Passarono i mesi... 1, 2, 3... caspita... pian pianino sembra andare leggermente meglio.

CORONAVIRUS = stop alla terapia. Quarantena. Tranquillità. Il coronavirus non l'ho accolto male, sapendo che dovevo stare in casa.

Riprendiamo la terapia. Anzi, cominciamo la vera e propria psicoterapia. Terapia EMDR.
Rielaboriamo i traumi e riviviamo quella notte, La notte di novembre.
Rielaboriamo 1, 2, 3 seduta... caspita... pian pianino sembra che l'episodio si stia catalogando in una parte più adeguata del mio cervello.
Piano piano comincio a pensare positivo, a pensare che andrà sempre meglio.

Non diamo per scontato la psicoterapia, accogliamola, pian pianino ci aiuterà...

Take your time,
listen yout body.
You will be the winner.
 
Non diamo per scontato la psicoterapia, accogliamola, pian pianino ci aiuterà...
Esatto, e aggiungerei anche di non dare per scontato che chi sta dall'altra parte abbia la bacchetta magica. E' un processo di scoperta di sé, di come si è e una accettazione di sé stessi.
 
Anche io vorrei intraprendere una terapia ma i miei genitori non sono d'accordo (non vedono questa mia paura come una vera fobia.. sembrano non capirmi) e ogni giorno io ho paura e ansia.. il pensiero di poter star male mi accompagna e si aggrava in attacco di panico quando sento qualche dolore alla pancia o qualche rumore sospetto.. o il solo digerire in modo strano. Essendo minorenne non credo di poter intraprendere la terapia da sola.. devo aspettare ancora
 
Anche io vorrei intraprendere una terapia ma i miei genitori non sono d'accordo (non vedono questa mia paura come una vera fobia.. sembrano non capirmi) e ogni giorno io ho paura e ansia.. il pensiero di poter star male mi accompagna e si aggrava in attacco di panico quando sento qualche dolore alla pancia o qualche rumore sospetto.. o il solo digerire in modo strano. Essendo minorenne non credo di poter intraprendere la terapia da sola.. devo aspettare ancora
Ciao Bella,
guarda, mi dispiace tanto che i tuoi genitori facciano fatica a comprenderti, tuttavia, una piccola alternativa c'è: potresti rivolgerti al consultorio della tua zona, essendo minorenne. Il consultorio tutela al massimo i minorenni e li aiuta. Inoltre, sono presenti figure di ogni tipo, anche psicologi.

Io spero tanto che i tuoi genitori arrivino al punto di capire che questa fobia è altamente debilitante e lo dico perchè ormai ne sono affetta da anni e anni (da quando ne ho 5/6) quindi posso capire come ci si possa sentire se non compresi.
 
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