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Paura gastroscopia

Ella_

Partecipante
Ciao a tutti, come state?
È da un anno che soffro per le nausee continue (sfortunatamente non solo psicologiche) e dopo aver fatto il test dell'H. Pylori a cui sono risultata negativa dovrò probabilmente fare una gastroscopia. So che è la scelta migliore, l'unico modo per risolvere definitivamente i miei problemi di stomaco, ma ho così tanta paura che non riesco a pensarci. Il solo immaginarmi di farlo mi causa attacchi di panico e persino sapere di farlo sotto anestesia non mi rassicura per niente, oltre all'emetofobia ho chiaramente paura di "perdere il controllo" ed inoltre, anche se venissi sedata, mi addormenterei con il pensiero di cosa mi verrà fatto nella mia totale incoscienza. La mia mente si sta immaginando le peggiori ipotesi, del tipo "se mi svegliassi mentre il tubo è ancora dentro?" "Se l'anestesia non funzionasse?" "Se mi facessero solo un'anestesia generale e fosse troppo leggera tanto da sentire tutto, soffrire e vomitare?"
Sono veramente terrorizzata e nel panico.
Qualcuno di voi l'ha fatta? Com'è stato?
 
Ciao Ella! Mai fatto la gastroscopia, ma nel forum ci sono persone che possono condividere testimonianze. So che ora hanno fatto una scoperta, ovvero fare la gastroscopia ingerendo una pastiglia con telecamera, non so se sia ancora in via sperimentale, però risolverebbe tante paure legate al tubo giù nell'esofago.
Comunque non preoccuparti, la sedazione è tale da lasciarti addormentata per un po' di tempo, il giusto necessario per fare l'esame. Dunque in quel caso ti direi di star tranquilla. Certi non si fanno nemmeno addormentare. Hai già fissato l'esame?
 
Ciao Trudy, grazie per la rassicurazione.
Non ho ancora fissato nulla... ho avuto crisi di pianto ed attacchi di panico tutto il giorno.
Mi rendo conto che a occhi esterni sembra una reazione estrema e tragica ma ho davvero un problema a riguardo... Sono stata vittima di SA, ho provato sulla mia pelle la perdita di controllo di una situazione e del mio corpo, sono stata privata, anche solo per qualche minuto, di decidere per me stessa. È una cosa che mi ha segnata a vita. E adesso, chiedo scusa se potrà sembrare superficiale o offendere qualcuno, sento di rivivere l'esperienza anche se in una circostanza differente...dovrò nuovamente perdere il controllo della situazione, lasciare il mio corpo in mani sconosciute ed essere penetrata da un oggetto in modo assolutamente orribile ai miei occhi. E mi sento assolutamente costretta a doverlo fare perché se non dovessi farlo continuerei a soffrire di stomaco per tutta la vita o chissà quanto altro tempo.
Temo davvero gli effetti collaterali dell'anestesia (nausea - vomito).
Spero che qualcuno sia in grado di raccontarmi la sua esperienza...anche se non so quanto potrà veramente consolarmi.
Chiedo scusa per lo sfogo.
 
Mi dispiace tanto Ella, ti mando un abbraccio forte. Sicuramente dovrai prendere in considerazione di affidarti ad uno psicoterapeuta, ti può fornire un aiuto valido, aiutandoti a vivere una vita più tranquilla.
Sicuramente la gastroscopia la colleghi a ciò di cui sei stata vittima, dunque è un'associazione che va magari... sciolta, ma solo un terapeuta è in grado. Comunque devi per forza effettuare l'esame? Non puoi rimandarlo di qualche anno? Proprio per ristabilirti psicologicamente.
 
Ciao Trudy, ti ringrazio tanto.
Appena potrò inizierò sicuramente una terapia per risolvere i miei problemi, che, fobia a parte, non sono pochi. Spero davvero in futuro di avere una vita migliore di quella che conduco adesso. L'esame non sono costretta a farlo, è una mia scelta, e quindi sì, posso rimandarlo di qualche anno. Ma purtroppo questo significa continuare a vivere e convivere con tutti i problemi di stomaco...e purtroppo, credimi, non è facile andare avanti in questo modo. Sto perdendo troppo peso, l'assenza di pasti regolari mi ha tolto l'energia per qualsiasi cosa, sono pallida, sempre sul punto di svenire e le nausee non mi danno pace. Non mi immagino a cosa potrei arrivare fra qualche anno. Il dottore non può aiutarmi, mi ha detto che solo un gastroenterologo può risolvere o capire il problema ma per fare ciò, immagino che un'analisi del sangue e una palpazione della pancia non bastino. Potrebbe arrivare ad una diagnosi attraverso i sintomi ma ci sono cose (come ulcere) che non si possono scoprire se non davvero attraverso un' endoscopia.
 
Ciao Trudy, ti ringrazio tanto.
Appena potrò inizierò sicuramente una terapia per risolvere i miei problemi, che, fobia a parte, non sono pochi. Spero davvero in futuro di avere una vita migliore di quella che conduco adesso. L'esame non sono costretta a farlo, è una mia scelta, e quindi sì, posso rimandarlo di qualche anno. Ma purtroppo questo significa continuare a vivere e convivere con tutti i problemi di stomaco...e purtroppo, credimi, non è facile andare avanti in questo modo. Sto perdendo troppo peso, l'assenza di pasti regolari mi ha tolto l'energia per qualsiasi cosa, sono pallida, sempre sul punto di svenire e le nausee non mi danno pace. Non mi immagino a cosa potrei arrivare fra qualche anno. Il dottore non può aiutarmi, mi ha detto che solo un gastroenterologo può risolvere o capire il problema ma per fare ciò, immagino che un'analisi del sangue e una palpazione della pancia non bastino. Potrebbe arrivare ad una diagnosi attraverso i sintomi ma ci sono cose (come ulcere) che non si possono scoprire se non davvero attraverso un' endoscopia.
Allora, io ti proporrei di intraprendere prima un percorso di psicoterapia, attivando magari una terapia anche con un medico dell'ASL, psicologo. L'importante è acquisire la forza necessaria per affrontare l'esame, in modo tale che non influisca ulteriormente sui traumi. Poi volevo chiederti: tu cosa ti senti di preciso? Perchè, per esempio, ci sono altri esami meno invasivi che si possono fare prima della gastroscopia come il breath test per verificare se ci sono intolleranze al lattosio... glutine..
 
Sono d'accordo con te sul fatto di dover prima arrivare ad un punto in cui fare l'esame non influirà ulteriormente sui traumi.
Per quanto riguarda i sintomi, sono vari. All'inizio era solo molta nausea prima e dopo i pasti, andando avanti si sono aggiunti bruciori di stomaco e reflussi, dolori tipo crampi con la sensazione di stare morendo di fame (se mangio o bevo si attenua per qualche minuto per poi ricominciare), digestione lenta, sazietà precoce, eruttazione esagerata. Ed anche a livello intestinale ho avuto qualche problema, episodi di diarrea (5 volte al giorno) perlomeno una volta al mese. Ho fatto il breath test per l'H. Pylori con risultato negativo, dalle analisi del sangue non risultano intolleranze.
 
Purtroppo mangiare è una sfida, non arrivo a 600 calorie al giorno. Ci sono giorni in cui i sintomi sono più lievi e riesco a mangiare di più, ma mai 3 pasti al giorno. Il mio corpo ne risente chiaramente, ho freddo in piena estate, sono sempre debole e sfinita, giramenti di testa e tachicardia. Negli ultimi mesi ho perso 7 chili. Non è facile uscire di casa, lavorare, camminare. E pur essendomi abituata alle nausee la paura che "stavolta vomiterò" sta sempre lì in un angolino
 
Purtroppo mangiare è una sfida, non arrivo a 600 calorie al giorno. Ci sono giorni in cui i sintomi sono più lievi e riesco a mangiare di più, ma mai 3 pasti al giorno. Il mio corpo ne risente chiaramente, ho freddo in piena estate, sono sempre debole e sfinita, giramenti di testa e tachicardia. Negli ultimi mesi ho perso 7 chili. Non è facile uscire di casa, lavorare, camminare. E pur essendomi abituata alle nausee la paura che "stavolta vomiterò" sta sempre lì in un angolino
Non capisco se la situazione sia psicosomatica o più diciamo legata ad un disturbo fisico. Eri tu vero la ragazza che ha avuto il virus attaccato dal compagno?
Evidentemente sei stata traumatizzata molto da quell'episodio? Perché anch'io dopo l'episodio iniziai ad avere disturbi simili ai tuoi. Mangiavo colazione, pranzo e cena, come ora d'altronde, ma la cena era molto risicata. Un piatto di brodo. A volte la saltavo però. Il fatto è che la testa fa tanto, i traumi sono malattie che vanno rielaborate perché alla fine influiscono molto fisicamente.
 
La situazione è legata a un disturbo fisico.
Il virus che ho avuto recentemente non ha influenzato in quanto i sintomi non sono peggiorati o migliorati. Inoltre, tutto ciò e' iniziato un anno fa senza alcuna causa apparente ed in modo improvviso.
 
La situazione è legata a un disturbo fisico.
Il virus che ho avuto recentemente non ha influenzato in quanto i sintomi non sono peggiorati o migliorati. Inoltre, tutto ciò e' iniziato un anno fa senza alcuna causa apparente ed in modo improvviso.
Allora devi proprio agire sia con la psicoterapia per prepararti alla gastroscopia, in modo tale da risolvere questa problematica fisica. Immagino sia invalidante, i disturbi di stomaco, pancia sono tra i più antipatici. Coraggio, spero tanto che qualcuno possa darti una testimonianza al più presto. Tu tieni controllato il forum che io provo sollecitare :)
 
Grazie mille Trudy!! :D
Ciao :)
una ragazza, presente sul gruppo telegram "emetofobia" ha condiviso il fatto che, sedata completamente, non ha sentito nulla e, appena svegliata, stava bene.
Se tu volessi entrare nel gruppo, è aperto e vi è occasione di contattarla personalmente :)
 
Grazie mille Trudy!!
Mi piacerebbe entrare nel gruppo, vado a scaricare l'app, appena possibile fammi sapere come poter entrare. Grazie ancora :D
 
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