• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Parere di un terapeuta

Micetta88

Partecipante
Buonasera a tutti, qualche settimana fa ho assistito ad una seduta dal terapeuta assieme al mio compagno. A dire la verità è lui che ora sta facendo psicoterapia, non per il problema che abbiamo noi del forum ma altri, che ora sta sistemando. Dopo che lui ha fatto qualche seduta ha avuto piacere di incontrare anche me, per conoscermi e capire la nostra realtà di coppia, e ha detto che ci somigliamo e ci compensiamo molto, quindi il giudizio è stato positivo. Siccome ha voluto sapere molte cose di me (e mi ha fatto molto piacere :) ) gli ho detto che soffro di una fobia da quando avevo 9 anni ma che ora è in buonissima parte superata, anche se non del tutto. Inevitabilmente mi ha chiesto quale fobia avessi, e con un po' di imbarazzo glielo ho detto! Lui non mi è sembrato stupito dalla mia risposta, dicendomi che la cosa che mi spaventa è comunque una cosa non piacevole per tutti, e che può essere dovuta a mie insicurezze. Ovviamente non mi sono dilungata molto perchè era solo un colloquio conoscitivo, non essendo io la persona coinvolta nella terapia ma mi ha incuriosito molto il fatto che la nostra fobia può essere dovuta ad insicurezze...vorrei avere qualche spiegazione su questo, soprattutto perchè non trovo il collegamento alle "insicurezze" con questa particolare fobia! Voi siete riusciti ad arrivare a questo collegamento? So che per approfondire l'argomento dovrei andare anche io in terapia, ma da anni le cose stanno andando abbastanza bene (nel senso che vado nel panico solo quando ho la nausea), poi ora la mia situazione economica non è delle migliori! Vi ringrazio tutti per la lettura:)
 
Buonasera a tutti, qualche settimana fa ho assistito ad una seduta dal terapeuta assieme al mio compagno. A dire la verità è lui che ora sta facendo psicoterapia, non per il problema che abbiamo noi del forum ma altri, che ora sta sistemando. Dopo che lui ha fatto qualche seduta ha avuto piacere di incontrare anche me, per conoscermi e capire la nostra realtà di coppia, e ha detto che ci somigliamo e ci compensiamo molto, quindi il giudizio è stato positivo. Siccome ha voluto sapere molte cose di me (e mi ha fatto molto piacere :) ) gli ho detto che soffro di una fobia da quando avevo 9 anni ma che ora è in buonissima parte superata, anche se non del tutto. Inevitabilmente mi ha chiesto quale fobia avessi, e con un po' di imbarazzo glielo ho detto! Lui non mi è sembrato stupito dalla mia risposta, dicendomi che la cosa che mi spaventa è comunque una cosa non piacevole per tutti, e che può essere dovuta a mie insicurezze. Ovviamente non mi sono dilungata molto perchè era solo un colloquio conoscitivo, non essendo io la persona coinvolta nella terapia ma mi ha incuriosito molto il fatto che la nostra fobia può essere dovuta ad insicurezze...vorrei avere qualche spiegazione su questo, soprattutto perchè non trovo il collegamento alle "insicurezze" con questa particolare fobia! Voi siete riusciti ad arrivare a questo collegamento? So che per approfondire l'argomento dovrei andare anche io in terapia, ma da anni le cose stanno andando abbastanza bene (nel senso che vado nel panico solo quando ho la nausea), poi ora la mia situazione economica non è delle migliori! Vi ringrazio tutti per la lettura:)
Io da poco ho iniziato un percorso, il prossimo incontro chiederò alla ragazza che mi segue così magari saprò risponderti qualcosa
 
Ciao :)
Leggendo di emetofobia la trovo spesso descritta come paura di sentirsi male appena si lascia il posto sicuro.
Paura di perdere il controllo in ambienti e situazioni nuove forse anche per fobie sociali sottostanti...
Quindi mi viene da pensare che a un primo approccio lo psicologo possa aver parlato di insicurezza in questi termini.
Fa sempre piacere leggere di qualcuno che sta bene... perciò in bocca al lupo per proseguire su questa strada!!
 
Buonasera a tutti, qualche settimana fa ho assistito ad una seduta dal terapeuta assieme al mio compagno. A dire la verità è lui che ora sta facendo psicoterapia, non per il problema che abbiamo noi del forum ma altri, che ora sta sistemando. Dopo che lui ha fatto qualche seduta ha avuto piacere di incontrare anche me, per conoscermi e capire la nostra realtà di coppia, e ha detto che ci somigliamo e ci compensiamo molto, quindi il giudizio è stato positivo. Siccome ha voluto sapere molte cose di me (e mi ha fatto molto piacere :) ) gli ho detto che soffro di una fobia da quando avevo 9 anni ma che ora è in buonissima parte superata, anche se non del tutto. Inevitabilmente mi ha chiesto quale fobia avessi, e con un po' di imbarazzo glielo ho detto! Lui non mi è sembrato stupito dalla mia risposta, dicendomi che la cosa che mi spaventa è comunque una cosa non piacevole per tutti, e che può essere dovuta a mie insicurezze. Ovviamente non mi sono dilungata molto perchè era solo un colloquio conoscitivo, non essendo io la persona coinvolta nella terapia ma mi ha incuriosito molto il fatto che la nostra fobia può essere dovuta ad insicurezze...vorrei avere qualche spiegazione su questo, soprattutto perchè non trovo il collegamento alle "insicurezze" con questa particolare fobia! Voi siete riusciti ad arrivare a questo collegamento? So che per approfondire l'argomento dovrei andare anche io in terapia, ma da anni le cose stanno andando abbastanza bene (nel senso che vado nel panico solo quando ho la nausea), poi ora la mia situazione economica non è delle migliori! Vi ringrazio tutti per la lettura:)
Ciao :)
Allora, sicuramente l'emetofobia, oltre ad essere scaturita da qualsiasi tipologia di trauma, potrebbe altrettanto essere scatenata dall'insicurezza. Infatti, penso che il nostro terrore di star male (soprattutto in luoghi pubblici) sia dato dal fatto che abbiamo paura di fare una "brutta figura" quando magari, alla gente attorno a noi, non frega nulla. Effettivamente siamo molto insicuri.
L'insicurezza però, come dice @CHIARA80, dipende anche dal fatto che cerchiamo sempre di rimanere nel nostro nido, evitando di esporci, per timidezza, per paura di perdere il controllo...
 
Buonasera a tutti, qualche settimana fa ho assistito ad una seduta dal terapeuta assieme al mio compagno. A dire la verità è lui che ora sta facendo psicoterapia, non per il problema che abbiamo noi del forum ma altri, che ora sta sistemando. Dopo che lui ha fatto qualche seduta ha avuto piacere di incontrare anche me, per conoscermi e capire la nostra realtà di coppia, e ha detto che ci somigliamo e ci compensiamo molto, quindi il giudizio è stato positivo. Siccome ha voluto sapere molte cose di me (e mi ha fatto molto piacere :) ) gli ho detto che soffro di una fobia da quando avevo 9 anni ma che ora è in buonissima parte superata, anche se non del tutto. Inevitabilmente mi ha chiesto quale fobia avessi, e con un po' di imbarazzo glielo ho detto! Lui non mi è sembrato stupito dalla mia risposta, dicendomi che la cosa che mi spaventa è comunque una cosa non piacevole per tutti, e che può essere dovuta a mie insicurezze. Ovviamente non mi sono dilungata molto perchè era solo un colloquio conoscitivo, non essendo io la persona coinvolta nella terapia ma mi ha incuriosito molto il fatto che la nostra fobia può essere dovuta ad insicurezze...vorrei avere qualche spiegazione su questo, soprattutto perchè non trovo il collegamento alle "insicurezze" con questa particolare fobia! Voi siete riusciti ad arrivare a questo collegamento? So che per approfondire l'argomento dovrei andare anche io in terapia, ma da anni le cose stanno andando abbastanza bene (nel senso che vado nel panico solo quando ho la nausea), poi ora la mia situazione economica non è delle migliori! Vi ringrazio tutti per la lettura:)
Ciao Micetta, oltre alla risposta di Trudy, aggiungo che proprio dalla psicoterapia ho compreso che la nostra fobia è il riflesso, appunto, di insicurezze. Probabilmente siamo cresciuti in contesti famigliari, scolastici, sportivi che hanno contribuito a fare di noi delle persone molto insicure: spesso, infatti, io ho fatto delle scelte di vita più per andare bene ai miei genitori e sentirmi apprezzata da loro, che per volontà mia. In realtà, poi è proprio quando ci si sente completamente se stessi che si viene maggiormente apprezzati. Io mi sono sempre sentita diversa dalle altre persone, per esperienze passate e per modo di vedere la vita, e ad oggi sto cercando di fregarmene di ciò che potrebbero o non potrebbero pensare gli altri per le scelte di vita che sto facendo. Se piaccio bene, se non piaccio AMEN. L'importante è che io resti fedele e leale a me stessa. Non è ovviamente facile tanto quanto scrivere questo messaggio qui, ma sto cercando di fare del mio meglio per abbracciare questa mia priccola grande vittoria personale.
 
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