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ho deciso di iscrivermi

macamille

Prodigio
Buonasera a tutti/e
Dopo anni che periodicamente capito su questo forum, oggi, complice un periodo non proprio bello, ho deciso di metterci la faccia e raccontare la mia storia, sperando che sia un primo passo nel percorso che sto seguendo. Cercherò di non essere troppo lunga, ma vi dico subito che il dono della sintesi non mi appartiene.
Ho 40 anni.....e ad occhio e croce sono vecchiotta per questa fobia, il che vuol dire che me la porto dietro da un sacco di tempo.....ed è anche per questo che il post saràlungo.
Da bambina credo di aver vomitato pochissime volte, comunque sia non ho ricordi traumatici legati a questo. Invece, un primo tarlo ha iniziato a insinuarsi nella mia mente nell'estate in cui avrei compito 14 anni.
Mare...compagnia...prime uscite da soli....prime birrette (degli altri, a me faceva schifo già allora, quindi non c'entra la fobia). Una sera il ragazzino che mi piace ci delizia di una scena che non dimenticherò mai....e sulla quale per rispetto vostro scelgo di non soffermarmi (poi, nel caso, racconterò). Aveva bevuto.....non aggiungo altro!
Questa scena mi ha turbato tantissimo, nella mia mente quella sera è successo qualcosa, ma è un qualcososa ancora indefinito.....lui ha vomitato perchè ha bevuto.....io non bevo....e comunque io non vomito mai (e questo era anche vero!). La questione mi turba, ma più che altro mi turba poter vedere altri vomitare....la mia adolescenza trascorre normale....oddio....sono sempre stata molto ansiosa, con tante problematiche nelle relazioni sociali, ma facevo una vita normale.... gite in pullman di 10 ore, bagni dopo aver pranzato, viaggi in macchina sui sedili posteriori, mangiare di tutto e di più......faccio anche dei virus, più di una volta.
Passano decenni e a gennaio 2012, quindi da adulta, si scatena l'inferno.
Ad una cena coi colleghi inizio di punto in bianco a sentirmi male, non ho moltissima esperienza ma capisco che quello è il vomito, vado e vengo dal bagno più volte ma per fortuna riesco ad arrivare a casa....e da lì partono tre giorni con un virus pauroso, la prima notte vomito ogni ora. Mentre ero in ballo ho ballato,ma sono stati giorni tremendi, che mi hanno anche debilitato molto fisicamente. Inizio ad aver seriamente paura del virus, perchè ne ho preso uno proprio brutto.
Mica è finita qui.
Marzo 2013, un anno dopo, dopo tanti anni decidiamo con i miei genitori di tornare in quel paesello dove avevamo la casa al mare, lo stesso in cui ho avuto quella prima, bruttissima esperienza. In macchina, in giornata.Circa 300 km andata e 300 km ritorno. Avevo mal di testa, avevo mangiato pesce, avevo messo i piedi in acqua (in marzo), sulla via del ritorno inizio a sentirmi male, sempre peggio, gallerie, nessuna piazzola di sosta, papà ti prego fermati, e poi mi ritrovo a buttar fuori tutto in una borsina di plastica, una volta sola, poi il benessere totale, ma nella mente è black-out.A vomitare si sta bene, direbbe una persona normale! Io non sono più quella che non vomita mai. Inferno. Vita cambiata. La macchina è la mia peggior fobia.
Da allora è tutto presente. Ad oggi non faccio una vita normale, intanto nessuno sa di questa fobia, tranne qualche persona a cui ho scritto su internet, non sono libera di fare un viaggio in macchina, se devo (e devo, per lavoro) sto malissimo. Ho nausea perenne, non mangio mai quello che voglio, ma scelgo sempre in base a miei criteri prestabiliti.Non ho problemi di peso per fortuna perchè mangio, ma come,dove e quando dico io. Non faccio viaggi da 4 anni, non prendo aerei, navi manco morta, mai mangiato sushi, mai più mangiato cibi di strada, paura quando devo prendere un farmaco.lavoro in mezzo alla gente, insegno, l'inverno è il terrore.
Ho iniziato ad andare da una psicologa per questa fobia, ma andandoci ho scoperto di avere tante problematiche e si è data la priorità a quelle. Ho sospeso,le altre cose le ho grossomodo risolte, ora ci tornerò e chiederò di affrontare nello specifico la fobia perchè non ne posso più di vivere così. Io voglio, e ho bisogno, di fare una vita normale.
Ho una specie di fidanzato, una persona a cui sono legatissima a cui ho raccontato tutto di me....tranne questa cosa.Ho amicizie che vanno bene, ma quando si fa un viaggetto, anche un'ora di macchina, io ho sempre la scusa per non andarci. Non posso vivere così, non a 40 anni. In casa mangio come un maialino, le mie cose, quelle tranquille. Fuori no, se poi qualcuno porta qualcosa fatto in casa, lo mangio per cortesia ma mi rimane la paura per ore. Oggi ho l'influenza, quella "classica", ho mal di gola e tosse....e già un colpo di tosse più violento mi allarma.....rendo l'idea di come sono messa?
 
L'idea la rendi bene, perché noi possiamo comprendere bene. Forse, puoi anche un pochino ritenerti fortunata o brava se sei riuscita per lunghi tratti della tua vita ad essere spensierata. Io ho avuto lunghi anni di blackout totale, giornaliero, e di anni ne ho poco meno di te. Quindi, puoi immaginare che posso comprenderti bene.
Mi piace il fatto che tu, ora, a 40 anni decida con convinzione (quantomeno questo sembra) di affrontare questa fobia per risolverla. Oltre augurarti di farcela, lo apprezzo molto perché sono convinto che non ci sono limiti ne massimi ne minimi di età per cominciare ad affrontare questa fobia, e per cominciare a godere ogni giorno la nostra vita.
Benvenuta! :)
 
Grazie ReJulien.
A dire la verità non so dire quando mi sia venuta la fobia, se dopo l'episodio da ragazzina, o dopo i due ravvicinati da adulta. facendo un bilancio.....diciamo che sono 3-4 anni che mi rovina la vita, prima era più che altro un pensiero, poi è iniziato l'evitamento, che è proprio quello che spero di vincere con la psicoterapia!
sai.....prima forse ero talmente complessata, ansiosa ecc ecc, che tante cose non le facevo comunque. Adesso evito proprio solo per colpa della fobia....e mi girano le scatole!
 
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