Emeto che?

[RagazzaInterrotta]

Fino a qualche mese fa non conoscevo l’esistenza di questa fobia. Pensavo di essere l’unica o comunque una rarita’. Poi ho dato un nome alle mie paure: emetofobia. Da un lato ho provato sollievo; sapere di non essere sola. Ho sempre avuto paura del vomito, soprattutto nelle situazioni che vedevano coinvolti gli altri. Sono scappata piu’ volte davanti a persone che stavano male. Ma la cosa non toccava me direttamente. Poi un anno fa, ho iniziato invece a vivere questa fobia in prima persona: stomaco che si blocca, nausea, paura di sentirmi male davanti a tutti, cuore a mille. Ho iniziato ad evitare i mezzi pubblici, le cene fuori, i luoghi affollati. Dopo un periodo dove le cose sembravano andare meglio, gli attacchi sono tornati, e mi sento impotente. La paura di non uscirne, di privarmi di bei momenti, mi abbatte.

 

[Re Julien]

Forse tutti qui dentro all'inizio hanno pensato di non uscirne mai. Forse, molti ancora lo pensano. Perche ci si abbatte come dici tu, perché la strada è in salita e spesso non c'è un valido aiuto e sostegno.
Eppure, l'emetofobia, si può sconfiggere. Si perché con questa fobia non ci si nasce. Bisogna comprendere le nostre ansie e paure. È un processo più o meno lungo, sì, è vero, ma non impossibile. Abbiamo tutti la possibilità di farcela, cominciamo col credere che ciò sia possibile.