• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Come capite se è il terapeuta giusto?

ichkannalles

Frequentante
Ciao a tutti!
Dal titolo del post potete immaginare il fulcro della discussione ma vado nei dettagli brevemente...come la grande maggioranza di questo forum sto seguendo una terapia per sconfiggere il grande mostro e anche per vivere meglio conoscendomi a fondo e imparando ad amarmi e a credere in me stessa. Sono in terapia da settembre ormai e vado più o meno a cadenza bi settimanale. .. però ho un dubbio : come faccio a sapere se il terapeuta è quello giusto e se sto davvero migliorando? Continuo mio malgrado ad avere alti e bassi, ad attraversare periodi bui dove mi sembra di tornare indietro e di azzerare tutti i passi avanti fatti in precedenza. Sicuramente rispetto ad anni fa sono molto più positiva, non mi scoraggio e non mi tratto male. Riesco a riprendermi subito non appena ho momenti "tristi" però ho come la sensazione a volte di non trarre molti benefici da questa terapia. Cioè, se avanzo o non avanzo, se reagisco, lotto cado lo faccio io da sola...alle mie domande non risponde mai , mi guarda come se il suo ruolo fosse solo quello di ascoltarmi senza interagire molto. .. mi piacerebbe confrontarmi con voi visto che è la prima esperienza in terapia. Come procedono le vostre?
 
Credo che dipenda dal tipo di terapia che seguono...anche io ho iniziato da poco un percorso è mi pongo le stesse tue domande :D
Per ora mi sto dando tempo perché in effetti di elementi da mettere a fuoco ce ne sono tantissimi, come metro di valutazione per ora uso quello del "quanto le sedute mi fanno riflettere, mi danno spunti e mi scuotono".
 
Beh io sono da due anni in terapia con fine luglio e quest'anno ho avuto un leggero crollo, ma perché mi sono immedesimata, tanto per cambiare, troppo negli ultimi DUE esami dell'Università, ebbene parlavo con il terapeuta e mi diceva che a NOI ci pare di tornare indietro, ma di fatto non è così. I miglioramenti restano, e pure io li sento, semplicemente il percorso NON è finito. Per me sono 21 anni che stavo sempre nell'ansia e comunque nel baratro della troppa ed eccessiva emotività, la mia mente deve capire, piano piano, mica di fretta. La mia terapia va una volta ogni mese, quando l'avevo iniziata stavo anche male fisicamente, difatti l'operazione aveva leggermente scosso l'avanzare della terapia, però poi ripresa con successo. Dipende cosa VUOI risolvere, perché se ci sono TANTE cose e radicate da anni bisogna agire piano piano, non basta qualche mese e puff guariti. Quello giusto io l'ho trovato, mi ascolta, ormai sa tutto di me, mi conosce ormai e insieme vediamo di capire COSA migliorare, poi nella vita reale siamo NOI a reagire, sempre, loro sono una guida.
No a me ad esempio mi ha sempre detto ad ogni seduta che sono migliorata, dove, e dove c'è ancora da capire... A parte che se non fa lui, chiedo io, o succede che prima mi dice lui o a volte prima io. Esponi i tuoi dubbi, ok che loro ascoltano, ma ti aiutano a capire, sennò ;)
 
Grazie per le risposte, mi darò più tempo per capire e nel frattempo andrò avanti con lui aprendomi il più possibile. Il mio dubbio è che continuo ad avere le stesse paure , forse ho imparato a controllare di più l'ansia ma le mie paure e i miei blocchi, ahimè, sono ancora qui. Certamente non sttribuisco a lui le colpe né credo nei miracoli però mi piacerebbe avere consigli più concreti diciamo...in fondo i consigli teorici che mi da li so già ma non riesco a metterli in atto...:(
 
Il presupposto della terapia è che ci sia fiducia. Più alta è la tua fiducia nel terapeuta, meglio è.
Se hai dei dubbi o domande, esplicita le tue perplessità al terapeuta, ma in maniera chiara. Non tornare a casa coi dubbi, meglio iniziare subito una seduta esponendoli.
Non c'è un tempo specifico per ottenere dei benefici, la terapia funziona quando tu cominci a sentire che qualcosa cambia, quando le tue modalità di pensiero rispetto prima cambiano, quando senti che le situazioni che prima erano ostacoli insormontabili ora non lo sono più o le approcci in maniera diversa, quando hai una sensazione di benessere.
Se vorresti avere più consigli, o ti aspetti qualcosa di diverso, diglielo. Se non riesci a mettere in atto ciò che ti dice, diglielo. Devi farlo. La terapia serve al tuo benessere, fai tutto questo per stare bene, lo devi a te stessa, e tra l'altro, cosa non da dimenticare, paghi anche per questo.
Anche perché, per capire se questa terapia funziona, non devi lasciarti dietro rimpianti di non aver detto qualcosa. ;)
 
Grazie per le risposte, mi darò più tempo per capire e nel frattempo andrò avanti con lui aprendomi il più possibile. Il mio dubbio è che continuo ad avere le stesse paure , forse ho imparato a controllare di più l'ansia ma le mie paure e i miei blocchi, ahimè, sono ancora qui. Certamente non sttribuisco a lui le colpe né credo nei miracoli però mi piacerebbe avere consigli più concreti diciamo...in fondo i consigli teorici che mi da li so già ma non riesco a metterli in atto...:(

da queste poche righe, mi viene in mente che potresti essere nella mia stessa situazione. Ripeto....potresti...lungi da me giudicare o pretendere di avere la "diagnosi" per il tuo problema.

Con la mia psicologa abbiamo fatto tantissima teoria, non solo sull'emetofobia ma anche su tutto il bel contorno di problemi che io ho, ma quando si tratta di mettere in pratica, io mi blocco. La teoria la so e ho capito benissimo i meccanismi che metto in atto e il perchè sono quello che sono.....ma della pratica ho una fottutissima paura. E non credo che sia "colpa" della terapeuta sbagliata. Ci sono cascata in questo errore, l'ho creduto, ma poi sono tornata sui miei passi perchè ho capito che con un'altra avrei avuto gli stessi blocchi.
Intendo dire che possiamo ragionare 4 anni sul perchè io ho un blocco nelle relazioni, ma se lei mi prescrive di prendere il telefono, chiamare una amica per uscire, e poi ragionare sulle ansie che ho avuto.....se io non lo faccio, non c'è psicoterapia che tenga. Prima o poi bisogna passare all'azione....io lo faccio molto poco, molto male, oppure presa da disperazione, quando proprio va talmente di m**** che non posso evitare. Anzi, per fortuna ho trovato una psicoterapeuta che mi aiuta e non mi giudica, quando ho mollato lei mi ha sempre tenuto in contatto ma senza mai insistere, nessuna velata minaccia come mi era capitato in passato ("se smetti adesso, peggiori e poi starai ancora più male") ma un semplice "la decisione è tua, quando vuoi io ci sono, possiamo parlarne se c'è qualcosa che non va, ma prenditi i tuoi tempi". Alla fine sono tornata, ora il mio compito è abbassare le difese, lasciarmi andare, ma soprattutto, fare i "compiti"
 
Grazie @macamille , sono sicura che sia come dici tu. Premetto che non do colpe a nessuno , so di avere problemi e non posso aspettarmi miracoli. Però forse non ho nemmeno tanta pazienza perché vedo che passa il tempo ma i miei problemi restano...sento di essere migliorata ma vorrei stare bene al 100%! :( non mi arrendo di certo, proseguo con la terapia e con il mettere in atto tutti i consigli e le teorie ma quanto è dura a volte...dura davvero.
 
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