• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Aiutate mio fratello

Brother

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Ciao a tutti,
piacere. Mi sono iscritto su questa community per mio fratello...
26 anni 1.80m 60kg (credo). Da neonato vomitava spesso, poi infanzia adolescenza fino ad oggi niente più. Non so come ma gli è rimasto impresso questo ricordo, ad oggi ha un cattivo rapporto con il cibo "se dipendesse da me non mangerei proprio!", basta che si innervosisce e la prima cosa toglie il cibo. Somatizza molto, riesce a stare anche più di 24h senza toccare nulla. Mai uno sfizio (o semplice bicchiere d'acqua) fuori pasto, mai avuto languorini o cose del genere, sempre molto controllato, misurato. Al mare sotto il sole capita che sviene perché non si idrata, un bicchiere d'acqua manco a pagarlo oro. Influenza? Stessa scena.
È vero, soffre di reflusso, tra colazione pranzo e cena prende una miriade di medicinali...per protezione stomaco, protezione mucosa gastrica, aumento motilità dello stomaco, ecc.
Andiamo da gastroenterologi, nutrizionisti, psicologi, psichiatri, ecc. si carica positivamente per un giorno e ripiomba nella crisi. Sono anni oramai, non so più come aiutarlo.
Consigli per me?
Qualcuno si rivede nelle mie parole?
 
Ciao a tutti,
piacere. Mi sono iscritto su questa community per mio fratello...
26 anni 1.80m 60kg (credo). Da neonato vomitava spesso, poi infanzia adolescenza fino ad oggi niente più. Non so come ma gli è rimasto impresso questo ricordo, ad oggi ha un cattivo rapporto con il cibo "se dipendesse da me non mangerei proprio!", basta che si innervosisce e la prima cosa toglie il cibo. Somatizza molto, riesce a stare anche più di 24h senza toccare nulla. Mai uno sfizio (o semplice bicchiere d'acqua) fuori pasto, mai avuto languorini o cose del genere, sempre molto controllato, misurato. Al mare sotto il sole capita che sviene perché non si idrata, un bicchiere d'acqua manco a pagarlo oro. Influenza? Stessa scena.
È vero, soffre di reflusso, tra colazione pranzo e cena prende una miriade di medicinali...per protezione stomaco, protezione mucosa gastrica, aumento motilità dello stomaco, ecc.
Andiamo da gastroenterologi, nutrizionisti, psicologi, psichiatri, ecc. si carica positivamente per un giorno e ripiomba nella crisi. Sono anni oramai, non so più come aiutarlo.
Consigli per me?
Qualcuno si rivede nelle mie parole?
Ciao e benvenuto!
Evidentemente si tratta di uno "spettro emetofobico", il quale, potrebbe essere stato causato dal fatto che, quando da bambino vomitava, l'evento lo traumatizzasse tanto da colpirlo ancora oggi.
Lui perchè non mangia? Ha il timore di rimettere?
Poi, ha qualche hobby che lo tiene impegnato, lavoro...?
 
Ciao e benvenuto!
Evidentemente si tratta di uno "spettro emetofobico", il quale, potrebbe essere stato causato dal fatto che, quando da bambino vomitava, l'evento lo traumatizzasse tanto da colpirlo ancora oggi.
Lui perchè non mangia? Ha il timore di rimettere?
Poi, ha qualche hobby che lo tiene impegnato, lavoro...?
Salve, in realtà non mi spiego come possa ricordare questi eventi considerando che aveva meno di un anno. Ad ogni modo ha un cattivo rapporto con il cibo, non mangia...poi il digiuno prolungato naturalmente gli provoca dolore allo stomaco, più aumento di succhi gastrici, ecc. e l'atto del mangiare diventa sempre più lontano. Non riesce a "capire il suo stomaco", non capisce che il digiuno prolungato con il dolore allo stomaco è perché ha lo stomaco vuoto e non perché se mangia vomita. Gastroscopia ed esami completi hanno rivelato solo un reflusso gastroesofageo ed infiammazione del tratto gastrico dovuto dall'azione dei succhi gastrici che lavorano a vuoto. Ma non si tratta solo del mangiare, qualsiasi cosa...dall'acqua (che assume rigorosamente solo quando mangia) alla caramella, dal cioccolatino alla pasta. Lavorava prima della pandemia, ha amici, è appassionato di balli caraibici e frequenta la palestra...tutte cose che può ben immaginare gli fanno bruciare in un attimo quelle poche calorie che immagazzina.
 
Salve, in realtà non mi spiego come possa ricordare questi eventi considerando che aveva meno di un anno. Ad ogni modo ha un cattivo rapporto con il cibo, non mangia...poi il digiuno prolungato naturalmente gli provoca dolore allo stomaco, più aumento di succhi gastrici, ecc. e l'atto del mangiare diventa sempre più lontano. Non riesce a "capire il suo stomaco", non capisce che il digiuno prolungato con il dolore allo stomaco è perché ha lo stomaco vuoto e non perché se mangia vomita. Gastroscopia ed esami completi hanno rivelato solo un reflusso gastroesofageo ed infiammazione del tratto gastrico dovuto dall'azione dei succhi gastrici che lavorano a vuoto. Ma non si tratta solo del mangiare, qualsiasi cosa...dall'acqua (che assume rigorosamente solo quando mangia) alla caramella, dal cioccolatino alla pasta. Lavorava prima della pandemia, ha amici, è appassionato di balli caraibici e frequenta la palestra...tutte cose che può ben immaginare gli fanno bruciare in un attimo quelle poche calorie che immagazzina.
Ovviamente il fatto di non mangiare non può che far peggiorare la situazione, infatti, molti di noi confondono la nausea da fame con la nausea invece vera e propria, autentica diciamo.
Guarda, gli emetofobici non mangiano tanto/mangiano poco proprio perchè hanno paura di cosa potrebbe succedere se dovesse capitare di vomitare, dunque, mangiano poco per non appesantire lo stomaco. Però l'appetito lo sentono, vorrebbero mangiare di più talvolta si limitano.
Ecco, cosa importante è che una buona parte rifiuta l'alcool.
Tuo fratello ha mai pensato di iniziare un percorso psicoterapeutico per cercare di comprendere ed approcciarsi adeguatamente al suo stomaco in termini non fisici bensì psicologici?
 
Comunque, ci sono alcuni eventi talmente traumatici, avvenuti anche tantissimi anni fa, ma molto turbanti, che agiscono inconsciamente nell'individuo lo bloccano/ostacolano.
Per caso tuo fratello è ipocondriaco/preoccupato quando girano influenze, virus intestinali...?
Perchè da come leggo sembra avere una vita sociale abbastanza normale, cosa che un emetofobico generalmente non ha.
 
Sono anni oramai, non so più come aiutarlo.
Consigli per me?
Qualcuno si rivede nelle mie parole?
Ciao e benvenuto! :)
Intanto, premetto col dire che è molto bello che tu sia qui a cercare di capire come aiutare tuo fratello. Rende molto l'idea di quanto ci tieni.
Detto questo, escluderei gli episodi nel primo anno di vita, al 99% dubito possano essere la causa, invece credo che nella tua storia manchi un pezzo, quello dell'adolescenza. Suppongo, tiro a indovinare, ora abbia circa 20 anni?
Sarebbe utile capire se e cosa è accaduto durante il periodo dell'adolescenza. Inoltre, hai idea di cosa ha paura realmente? Cioè, supponiamo dovesse trovarsi nella peggiore delle situazioni di stare male a un pranzo fuori, cosa gli farebbe più paura? Non ti chiedo di chiederglielo direttamente perché non so se questo possa renderlo ancora più ansioso. Però, capire questo magari ti da un'idea. ;)
 
Grazie a tutti per il vostro interesse e per i vostri consigli, ma la situazione è precipitata, il fattore psicologico ha preso il sopravvento sul corpo (siamo arrivati alle flebo per nutrirlo), quindi ha bisogno di un sostegno forte ed incisivo.
Prima di uscire dalla community ci tenevo a ringraziarvi e a salutarvi.
GRAZIE
 
Grazie a tutti per il vostro interesse e per i vostri consigli, ma la situazione è precipitata, il fattore psicologico ha preso il sopravvento sul corpo (siamo arrivati alle flebo per nutrirlo), quindi ha bisogno di un sostegno forte ed incisivo.
Prima di uscire dalla community ci tenevo a ringraziarvi e a salutarvi.
GRAZIE
Mi dispiace tanto, vi auguro un grosso in bocca al lupo! Grazie per esserti rivolto a noi, un abbraccio!
 
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