• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

È cosi difficile capirci?

bella

Praticante
Da quando ho detto ai miei di questa fobia, mio papa continua a monitorarmi il cibo, obbligandoli a mangiare e non capendo che io mangio solo se non sono obbligata e se mi sento tranquilla io. Poi parla del v.. e dice che anche se mangio non v..., a me il solo sentirlo nominare mi mette ansia, non capisce. Poi all'ora di cena ieri mi ha detto "vieni, è arrivato il tuo momento preferito" .. così non è aiutare ma è fare odiare ancora di più il cibo. Prima che lo dicessi mi regolavo da sola ed è sempre andata bene, ora a ogni cena con lui mi viene da piangere. Ieri mi diceva che sono pazza e che mi sto rovinando la vita a non ascoltarlo e mangiare quanto voglio io☹ per fortuna poi c'era il mio ragazzo che dopo cena mi consolava e anche mia mamma che più o meno mi capisce di più.. non so come fargli capire, pensa di aver ragione lui!! Pensava addirittura che avessi un disturbo alimentare ma so cosa sono i disturbi alimentari e soprattutto so di cosa soffro meglio di loro
 
Da quando ho detto ai miei di questa fobia, mio papa continua a monitorarmi il cibo, obbligandoli a mangiare e non capendo che io mangio solo se non sono obbligata e se mi sento tranquilla io. Poi parla del v.. e dice che anche se mangio non v..., a me il solo sentirlo nominare mi mette ansia, non capisce. Poi all'ora di cena ieri mi ha detto "vieni, è arrivato il tuo momento preferito" .. così non è aiutare ma è fare odiare ancora di più il cibo. Prima che lo dicessi mi regolavo da sola ed è sempre andata bene, ora a ogni cena con lui mi viene da piangere. Ieri mi diceva che sono pazza e che mi sto rovinando la vita a non ascoltarlo e mangiare quanto voglio io☹ per fortuna poi c'era il mio ragazzo che dopo cena mi consolava e anche mia mamma che più o meno mi capisce di più.. non so come fargli capire, pensa di aver ragione lui!! Pensava addirittura che avessi un disturbo alimentare ma so cosa sono i disturbi alimentari e soprattutto so di cosa soffro meglio di loro
Ciao Bella, ti capisco molto bene. Io non ho mai parlato davvero di come questa fobia mi abbia fatta sentire, nemmeno col passare degli anni, perchè ero sicura che i miei genitori non avrebbero capito. E infatti è sempre accaduto che, ogni volta in cui durante un pasto mi prendeva l'ansia e sentivo quel nodo in gola che mi impediva di continuare a mangiare, mia madre mi diceva sempre: "beh e adesso che motivo c'è per farsi venire l'ansia?". Capito? Secondo lei io ME LA FACCIO VENIRE. Nulla di più sbagliato. Dopo anni ancora non ha capito e io ci ho rinunciato. Non sempre i genitori che ci sono capitati ci hanno fatto davvero del bene, con le parole e con i gesti, con le assenze o con le manie di controllo con cui ci hanno cresciuti per tanti anni. Io ormai sono grande, ma ahimè di questi tempi non è facile rendersi indipendenti e andare a vivere da soli, quindi sono ancora, purtroppo, circondata dagli stessi meccanismi tossici dai quali dovrei allontanarmi. Per tanti anni ho pensato che il male più grande me l'avesse fatto mio padre con la sua totale assenza nella mia vita, poi ho capito che a volte è meglio non essere considerati che essere amati male e in maniera disfunzionale, perchè a livello psicologico (almeno, nella mia esperienza personale) ha lasciato molti più danni e molto ben radicati. Forse bisognerebbe accettare che meglio di così non erano in grado di fare. Certo, se anche solo una volta si fossero messi in discussione per cercare di capire il mio punto di vista, invece di non ascoltarmi proprio...
Questo per dirti che spero non sia il tuo caso, ma SE lo fosse, quando sentirai di non poterne più di cercare di spiegarti a chi non vuol capirti, lascia perdere, pensa a lavorare su te stessa, perchè l'importante è che tu arrivi a sapere chi sei e a come stare bene con te stessa. Sei la sola persona con la quale passerai il resto della tua vita. Sembra una banalità da dire, ma è molto vero. :) Ti mando un abbraccio forte!
 
Ciao Bella, ti capisco molto bene. Io non ho mai parlato davvero di come questa fobia mi abbia fatta sentire, nemmeno col passare degli anni, perchè ero sicura che i miei genitori non avrebbero capito. E infatti è sempre accaduto che, ogni volta in cui durante un pasto mi prendeva l'ansia e sentivo quel nodo in gola che mi impediva di continuare a mangiare, mia madre mi diceva sempre: "beh e adesso che motivo c'è per farsi venire l'ansia?". Capito? Secondo lei io ME LA FACCIO VENIRE. Nulla di più sbagliato. Dopo anni ancora non ha capito e io ci ho rinunciato. Non sempre i genitori che ci sono capitati ci hanno fatto davvero del bene, con le parole e con i gesti, con le assenze o con le manie di controllo con cui ci hanno cresciuti per tanti anni. Io ormai sono grande, ma ahimè di questi tempi non è facile rendersi indipendenti e andare a vivere da soli, quindi sono ancora, purtroppo, circondata dagli stessi meccanismi tossici dai quali dovrei allontanarmi. Per tanti anni ho pensato che il male più grande me l'avesse fatto mio padre con la sua totale assenza nella mia vita, poi ho capito che a volte è meglio non essere considerati che essere amati male e in maniera disfunzionale, perchè a livello psicologico (almeno, nella mia esperienza personale) ha lasciato molti più danni e molto ben radicati. Forse bisognerebbe accettare che meglio di così non erano in grado di fare. Certo, se anche solo una volta si fossero messi in discussione per cercare di capire il mio punto di vista, invece di non ascoltarmi proprio...
Questo per dirti che spero non sia il tuo caso, ma SE lo fosse, quando sentirai di non poterne più di cercare di spiegarti a chi non vuol capirti, lascia perdere, pensa a lavorare su te stessa, perchè l'importante è che tu arrivi a sapere chi sei e a come stare bene con te stessa. Sei la sola persona con la quale passerai il resto della tua vita. Sembra una banalità da dire, ma è molto vero. :) Ti mando un abbraccio forte!
Grazie del tuo consiglio, mi spiace per la tua situazione non sentirsi capiti è una cosa orribile.. a me rimane sempre il mio ragazzo che cerca di capirmi ma io ancora non avendo l'età giusta per andare a vivere da sola sono ancora sotto al loro controllo.
 
Ciao bella, a volte i genitori agiscono così per due motivi: 1) non comprendono il problema 2) hanno paura di chissa cosa potrebbe avere il proprio figlio.
Risultato, cercano di minimizzare il problema, anche facendo ironia, ottenendo in questo modo l'effetto opposto, cioè ti viene più ansia di prima.
Qui dipende da te. Puoi provare a fargli comprendere hhe per te questo è un grande problema e non una cretinata. Ci vorrà del tempo forse. Oppure, a un certo punto desisterai e un giorno intraprenderai un percorso da sola che ti aiuterà a superare la fobia.
Comunque sia, penso tu abbia fatto bene a parlarne ai tuoi genitori. Restano sempre il nostro aiuto n. 1.
Ma non devi mai perdere la speranza di superare questa fobia!
 
Ciao bella, a volte i genitori agiscono così per due motivi: 1) non comprendono il problema 2) hanno paura di chissa cosa potrebbe avere il proprio figlio.
Risultato, cercano di minimizzare il problema, anche facendo ironia, ottenendo in questo modo l'effetto opposto, cioè ti viene più ansia di prima.
Qui dipende da te. Puoi provare a fargli comprendere hhe per te questo è un grande problema e non una cretinata. Ci vorrà del tempo forse. Oppure, a un certo punto desisterai e un giorno intraprenderai un percorso da sola che ti aiuterà a superare la fobia.
Comunque sia, penso tu abbia fatto bene a parlarne ai tuoi genitori. Restano sempre il nostro aiuto n. 1.
Ma non devi mai perdere la speranza di superare questa fobia!
Per ora lo ho appena detto ai miei quindi darò un po' di tempo a loro e cercherò di spiegarmi il meglio possibile, poi in tal caso continuassero così lavorerò più io con me stessa. Perché comunque loro hanno chiamato già in consultorio, quindi un'aiuto in questo campo me lo danno. Il problema resta il comportamento a casa ma oggi già mio papà non ha detto nulla all'ora di pranzo, quindi credo che, dopo avermi visto piangere per due giorni di fila, magari stanno cercando di smettere di mettermi così pressione. Anche secondo me cercano di fare un po' di ironia ma se si trovassero con questa fobia capirebbero che non fa molto ridere..
 
Ciao @bella, purtroppo questi meccanismi un po' provocatori, danno fastidio, anzi, molto fastidio a chi soffre molto come del resto tu. Come dicono gli altri, tuo padre sta cercando di minimizzare la cosa, cercando di metterla sull'ironico, perchè magari non vuole accettare il fatto che sua figlia non stia bene.
Per un genitore non è facile. Anche i miei genitori non mi hanno mai capita, se non, un po' l'anno scorso (solo mia madre, mio padre rimane ancora dell'idea che la mia psicoterapia sia inutile). Va beh.
A volte l'ansia è causata proprio da loro, dal loro sguardo critico, dalla loro disapprovazione.
Penso che a casa ci venga ancor più ansia, che la fobia aumenti sempre più, proprio perché abbiamo paura che, se dovesse succedere qualcosa in casa, con la loro presenza, non veniamo presi sul serio nel momento della sofferenza...
 
...d'altro canto, chi non prova, chi non vive sulla sua pelle ciò che proviamo e viviamo noi, non potrà mai comprendere.
Come se un aracnofobico ci si avvicinasse e ci dicesse "se vedo un ragno muoio, svengo, sto male...". Cercherei di evitare di tirar fuori argomenti sui ragni, eviterei di farglieli vedere, ovvio... ma capirlo sarebbe difficile, per me, che i ragni non mi fanno ne caldo ne freddo.
 
...d'altro canto, chi non prova, chi non vive sulla sua pelle ciò che proviamo e viviamo noi, non potrà mai comprendere.
Come se un aracnofobico ci si avvicinasse e ci dicesse "se vedo un ragno muoio, svengo, sto male...". Cercherei di evitare di tirar fuori argomenti sui ragni, eviterei di farglieli vedere, ovvio... ma capirlo sarebbe difficile, per me, che i ragni non mi fanno ne caldo ne freddo.
Si, hai ragione è molto complicato capirlo dall'esterno. Ma chiamare e informarsi per farmi fare un percorso è già un passo avanti.. quindi cerco di vedere il lato positivo e di cominciare questo difficile percorso.. mi sta vendendo ansia anche per l'inizio
 
Si, hai ragione è molto complicato capirlo dall'esterno. Ma chiamare e informarsi per farmi fare un percorso è già un passo avanti.. quindi cerco di vedere il lato positivo e di cominciare questo difficile percorso.. mi sta vendendo ansia anche per l'inizio
Esatto, bravissima! Guarda il lato positivo! :) Vedrai che pian pianino riuscirai a fronteggiare la fobia! Poi i tuoi genitori ti vogliono bene, vedrai che ti aiuteranno! Però ci siamo anche noi eh! :) :D
 
Si, hai ragione è molto complicato capirlo dall'esterno. Ma chiamare e informarsi per farmi fare un percorso è già un passo avanti.. quindi cerco di vedere il lato positivo e di cominciare questo difficile percorso.. mi sta vendendo ansia anche per l'inizio
Bravissima devi sempre cercare il lato positivo. Poi non sapremo le cose come andranno, però cerchiamo quanto più di buono possibile possiamo trovare! E come ti ha detto @Trudy62 noi siamo sempre qui!
 
Ciao Bella,
un altro lato che forse non è il più immediato da considerare è che la reazione di tuo padre sia addirittura causata dalla paura, dalla preoccupazione o dal disagio di vedere in te qualcosa che in qualche modo riconosce come "suo". Non intendo l'emtefobia nello specifico, ma una debolezza che abbia a che fare col mondo dell'irrazionale.
Come giustamente hai già deciso di fare dagli tempo e non mancare di fargli notare quanto gli atteggiamenti costruttivi ti siano di aiuto mentre quelli denigratori di ostacolo. Complimenti per la tua maturità...
Facci sapere come va! Un caro saluto.
 
Ciao Bella,
un altro lato che forse non è il più immediato da considerare è che la reazione di tuo padre sia addirittura causata dalla paura, dalla preoccupazione o dal disagio di vedere in te qualcosa che in qualche modo riconosce come "suo". Non intendo l'emtefobia nello specifico, ma una debolezza che abbia a che fare col mondo dell'irrazionale.
Come giustamente hai già deciso di fare dagli tempo e non mancare di fargli notare quanto gli atteggiamenti costruttivi ti siano di aiuto mentre quelli denigratori di ostacolo. Complimenti per la tua maturità...
Facci sapere come va! Un caro saluto.
Grazie, vi farò sapere
 
Ciao Bella,
un altro lato che forse non è il più immediato da considerare è che la reazione di tuo padre sia addirittura causata dalla paura, dalla preoccupazione o dal disagio di vedere in te qualcosa che in qualche modo riconosce come "suo". Non intendo l'emtefobia nello specifico, ma una debolezza che abbia a che fare col mondo dell'irrazionale.
Come giustamente hai già deciso di fare dagli tempo e non mancare di fargli notare quanto gli atteggiamenti costruttivi ti siano di aiuto mentre quelli denigratori di ostacolo. Complimenti per la tua maturità...
Facci sapere come va! Un caro saluto.
@bella mi accodo a ciò che ha scritto Chiara!
A volte i genitori costruiscono una sorta di corazza per farsi vedere invincibili dai figli, come porto sicuro, ma non sempre è così. Anche in loro possono celare paure ed insicurezze.
Magari anche lui in passato ha vissuto una debolezza simile alla tua, che magari ha risolto ignorandola... non lo so, quando sento dei racconti dei genitori, capto che le cose una volta venivano sbrigate in maniera differente.
 
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