Emetofobia e notte
di Re Julien · 5 Novembre 2020
Emetofobia e Notte: La Paura del Vomito Aumenta Col Buio?
Cala la sera, le persone si ritirano nelle loro case, tra i loro affetti. Mai si direbbe che emetofobia e notte possano rompere la tranquillità di una giornata che finisce.
Quel momento della giornata che tutti aspettano: “finalmente anche questa giornata è volta al termine”.
Una cena, due chiacchere per confrontarsi e poi letto, a riposarsi dopo i vari impegni che quotidianamente bisogna sbrigare.
Chi soffre di emetofobia, o meglio, una buona parte di chi ne soffre, non ama invece particolarmente il crepuscolo. Anzi, può esserne terrorizzato.
Perché?
Paura di Vomitare di Notte
Molti emetofobici associano le ore notturne ad una più alta probabilità di stare male.
Al di là quindi dell’aspetto psicologico vero e proprio, nella mente di un fobico aleggia l’assunto: di notte è più facile vomitare.
Questo avviene essenzialmente per due motivi:
- Si è in precedenza stati male di notte. La carica traumatica che ha il vomito per un emetofobico fa quindi sì che il semplice periodo della giornata in cui si è stati male sia temuto. Il ragionamento alla base sarà del tipo “L’ultima volta che sono stato male era notte, QUINDI questa notte potrei stare male.”
- Si ha una falsa credenza, a livello fisiologico, su come di notte il corpo abbia più probabilità di stare male. Una credenza molto spesso priva di qualsiasi fondamento se non racconti di gente che è stata male di notte- Ma talmente forte e radicata nell’emetofobico che risulta difficile fargli cambiare idea.
Accanto a questi aspetti, vi sono poi altre ragioni di ordine più psicologico che influenzano l’attitudine del fobico verso la notte.
Emetofobia e Notte: Motivazioni Psicologiche
Le motivazioni possono essere molteplici e molto soggettive. In linea di massima, l’emetofobico teme la notte poiché la notte, il buio e le tenebre che la avvolgono portano con sé la paura della perdita del controllo e la paura che nessuno possa accorrere in soccorso, dal momento che buona parte della gente dorme.
La notte, dunque, simbolicamente, per chi soffre di emetofobia, significa impotenza.
Significa impossibilità, incapacità di avere il controllo e timore di non essere soccorsi – o quanto meno di avere qualcuno a proprio fianco.
Come Si Prepara un Emetofobico Alla Notte?
Per capire il comportamento di un emetofobico quando cala il sole bisogna capire qual è la sua più grande paura. Ossia, svegliarsi di soprassalto nel cuore della notte e stare male.
Evitare questo scenario sarà quindi la priorità. Ma come?
- Evitando di mangiare dopo una certa ora, in modo da evitare di sdraiarsi se non con lo stomaco completamente vuoto
- Evitando totalmente, in alcuni casi, di cenare
- Facendo uso di rimedi naturali e farmacologici in funzione ansiolitica
Conclusione: Che Fare?
L’emetofobico, nei momenti di maggiore ansia e fobia, preferirà stare completamente sveglio.
Ma questa è una cattiva abitudine, poiché il sonno è indispensabile per un essere umano. Quindi, come fare in questi casi?
Logicamente la retta via sarebbe intraprendere un percorso psicoterapeutico ma, in caso di impossibilità, si potrebbe cominciare a condividere la paura con le persone più fidate.
O ancora, si potrebbe anticipare il sonno con un’attività piacevole e rilassante, che ti fa scivolare nel sonno inevitabilmente: una lettura, vedere un film, ascoltare la musica…
Queste attività aiuterebbero ad essere più rilassati, aiutano a distrarsi, a non pensare alle preoccupazioni e a calmarsi per cercare di abbandonarsi ad un sonno tranquillo.
In casi di estrema ansia, può anche essere utile accedere alla nostra community o ai nostri canali telegram per scambiare quattro chiacchiere e cercare di tranquillizzarsi.
Essendo tutto nelle nostre testa, a volte basta poco per far andare d’accordo emetofobia e notte.
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